SCALA COELI: LE STRADE PIU’ DIMENTICATE DELLA CALABRIA

La strada provinciale SP260 che raggiunge il Comune di Scala Coeli, è il tratto più dimenticato, dei 5700 chilometri che si snodano nella regione Calabria e di competenza dell’Ente cosentino con gli uffici al civico 5 in Piazza XV Marzo del capoluogo bruzio!

Stravolgendo quello che è il dettato normativo del Codice della Strada, il quale all’art. 14, unitamente ad altri doveri a carico degli enti proprietari di strade, prevede che questi “allo scopo di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione” debbano assicurare la manutenzione, la gestione e la pulizia delle strade; l’Amministrazione Provinciale di Cosenza abbia realizzato un ossimoro dai lavori(?) eseguiti, in maniera fulminea, sulla SP che conduce a Scala Coeli.

Gli utenti ed i cittadini del Comune jonico, si sentono presi in giro da questo Ente che dimentica spesso e volentieri, il loro territorio: esemplare è l’oblio della Provincia sulla strada Scala Coeli-Terravecchia, chiusa al traffico dal lontano 2006 e dimenticata sui tavoli di qualche dirigente.

Ma ecco che sabato scorso,29 ottobre, arriva la beffa!

Qualche mezzo provinciale inizia a “seminare” bitume sul precario piano viario della SP 260, senza predisporlo per come si conviene per questi lavori, convinti di fare “cosa buona e giusta” ma soprattutto sicuri che la gente che vive a Scala Coeli, non meriti vie di comunicazione “normali”!

Lavori davvero vergognosi che hanno aumentato le criticità dell’arteria provinciale che oggi si presenta (nei tratti interessati) sporca di bitume e ghiaia che, a confronto, la strade di Kabul sono opere di alta ingegneria!

Tra i diversi interventi programmati dalla Provincia di Cosenza sulla rete stradale di propria competenza, risulta finanziato un solo intervento per il quale non sono stati ancora avviati i lavori mentre gli altri, circa 100 progetti, non hanno la necessaria copertura finanziaria!

Il nuovo Piano dei Trasporti della Calabria, atteso da 20 anni, dovrebbe risolvere le gravi emergenze della regione: si tratta di nove miliardi di euro( il 75% già finanziati o in corso di finanziamento) necessari a sostenere il programma.

Cari inquilini del Palazzo di Governo cosentino, finirà per quella gente la condizione di “under dogs”, di sfavoriti nei confronti di alcune istituzioni?

Antonio Loiacono

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