
Rivoluzione negli uffici comunali: la giunta civica, in ossequio al programma politico ed amministrativo, ha deliberato di procedere alla riorganizzazione della struttura burocratica dellEnte al fine di migliorarne lefficacia, lefficienza e leconomicità. Le aree funzionali passano da 6 a 5 giacché larea finanziaria è stata unificata a quella di segreteria ed affari generali il cui responsabile coordinerà anche le competenze di bilancio, contabilità generale e fiscale, provveditorato ed economato. Listruttore direttivo contabile, già responsabile dellarea autonoma accorpata, perde dunque la posizione apicale (non, ovviamente, la categoria dappartenenza). Il servizio tributi, di competenza della ex area finanziaria, passa allarea Urp, cultura, turismo e spettacolo, mentre invariati resta lorganizzazione delle altre strutture. Dai dati inseriti nella medesima delibera (la n. 9 del 22 gennaio) emerge la grave carenza di personale: su una pianta organica che prevede 60,5 unità lavorative (il decimale indica dipendenti a tempo parziale), in servizio ci sono solo 43 dipendenti. Allappello mancano 17,5 impiegati: 5 allarea segreteria finanziaria; 2 alla polizia comunale; 2 allUrp e tributi; e ben 8,5 allarea tecnica. In particolare, in questultimo settore, quello, per intenderci, più concreto, dal punto di vista della vicinanza ai cittadini, e più oberata di lavoro, ci sarebbe bisogno di un funzionario direttivo; 4 istruttori fra direttivi e tecnici (3 a part-time); un collaboratore professionale; un autista e addirittura 3 operai. Insomma, larea tecnica è un po come la metafora del calabrone che, a causa della sua struttura, secondo i parametri della scienza, non dovrebbe volare. Eppure vola.
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