
Abbiamo provato in ogni modo a rendere erudito il Sindaco Antoniotti affinché non faccia queste pubbliche figuracce parlando a sproposito di cose che non conosce ed auto-glorificandosi per questo. Purtroppo il linguaggio colorito e violento del sindaco di Rossano tradisce le proprie colpe: inutile prendersela con Speranza facendo appello a Scopelliti. Lo stesso governatore è stato Commissario all’Emergenza Ambientale, e dopo di lui ha fatto nominare un suo ex assessore a Reggio Calabria, chiedendo sistematicamente (lui) la proroga dell’emergenza. Per cui il sindaco di Rossano prenda a pedate il Governatore e l’Assessore all’ambiente, e prenda a pedate chi ha portato fior di voti sui territori a questa giunta regionale, quindi anche se stesso. Antoniotti teme che l’emergenza rifiuti sia stata causata ad arte solo per prolungare il commissariamento. In realtà l’emergenza rifiuti, come abbiamo denunciato in tempi non sospetti, è creata ad arte anche per aprire nuove discariche di speculatori vicini alla politica. Il Sindaco sembra non averlo capito, anche perchè è evidentemente non troppo ferrato sull’argomento rifiuti, e, probabilmente inconsapevolmente, sta a questo gioco. Di certo Antoniotti, come altri suoi colleghi, è informato piuttosto male sulle irregolarità rispetto alla discarica di rifiuti speciali non pericolosi di Scala Coeli, ed ignora la volontà contraria di tutti si sindaci del basso ionio e dell’amministrazione provinciale di Cosenza, le quali probabilmente conoscono meglio del primo cittadino di Rossano la faccenda. Ad ogni modo lo spirito combattivo di Antoniotti è un segnale positivo, solo ci chiediamo: perchè il primo cittadino non è altrettanto combattivo, per esempio, sullo stato del selezionatore di Bucita (SELEZIONATORE, NON LA DISCARICA) che potrebbe diminuire del 40-50% la quantità di rifiuti conferiti in discarica e laddove invece si consuma una criminale truffa nei confronti dei cittadini? Speriamo di poterlo scoprire altrettanto combattivo dopo avergli fatto le nostre proposte nell’incontro che stiamo attendendo pazientemente. Nel frattempo ribadiamo una contrarietà assoluta all’apertura di nuove discariche per ragioni non ideologiche, ma tecniche, economiche e sanitarie, ragioni che nessun sindaco può ignorare e sui cui siamo pronti a confronti pubblici, di fronte a cittadini ed istituzioni. Rete per la Difesa del Territorio Franco Nisticò
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