PSA, PARTE LA FASE PRELIMINARE CARIATI,MANDATORICCIO,TERRAVECCHIA, SCALA C. TRENTO: SOSTENIBILITÀ E STOP A SPOPOLAMENTO Cariati (Cs), Giovedì 9 Giugno 2011 Piano Strutturale Associato tra i Comuni di Cariati, Mandatoriccio, Terravecchia, e Scala Coeli, gli obiettivi prioritari da raggiungere sono la sostenibilità, il recupero dellesistente, la promozione dei comuni come destinazione turistica, laggressione del gap infrastrutturale e largine allo spopolamento soprattutto quello dei centri storici. – È quanto ha ribadito lassessore provinciale al governo del territorio Leonardo TRENTO intervenendo stamani (giovedì 9) al primo incontro sul PSA tra tecnici, rappresentanti istituzionali e cittadini ospitato presso il Centro Sociale. Allevento hanno preso parte, oltre ai Sindaci dei comuni associati, i tecnici incaricati per la redazione del Piano. Coordinati dallAssessore comunale al ramo Giuseppe DONNICI, sono intervenuti, uno dietro laltro, il geologo Cataldo IOZZI di Mandatoriccio, l’ingegnere Carlo FELICE di Terravecchia, il Prof. Domenico PASSARELLI docente presso la Facoltà di Architettura degli studi di Reggio Calabria – dipartimento Urbanistica, il Prof. Franco ROSSI dell’Università della Calabria – dipartimento Urbanistica, l’architetto Giacomo BAIONE, lAssessore comunale al Bilancio Leonardo CELESTE, il Vicesindaco e Assessore ai Lavori Pubblici Leonardo MONTESANTO, il responsabile dell’ufficio tecnico comunale Antonio DELLANNO, il Sindaco Filippo SERO e lAssessore provinciale al governo del territorio Leonardo TRENTO. La peculiarità del nostro territorio ha esordito il Sindaco Filippo SERO agevola la ricerca di coerenza nellindividuazioni di linee di sviluppo associato. Bisogna guardare ha tra laltro ribadito SERO – ad una estensione dellArea Urbana Rossano-Corigliano: queste due città potrebbero sfruttare la nostra spiccata vocazione turistica. In questa fase preliminare ha concluso è importante lascolto delle proposte che giungeranno da cittadini e imprenditori. Lurbanistica calabrese ha detto il Prof PASSARELLI- si è avviata ad una nuova fase. Amministratori, operatori e cittadini diventano protagonisti nel disegno dello sviluppo futuro. Il PSA ha precisato non è la sommatoria di quattro diversi piani, ma la sintesi delle potenzialità esistenti. Sono cinque le priorità che questo strumento intende privilegiare: ambiente, paesaggio, relazioni sociali, aspetti insediativi, infrastrutture. La novità scandisce PASSARELLI è la partecipazione attiva dei portatori di interesse. Lobiettivo cardine del PSA è costruire un quadro conoscitivo coinvolgendo gli attori, delineando criticità e potenzialità, individuando la soluzione ad almeno quattro domande/emergenze: rischio idrogeologico, impatto ambientale, viabilità e aree verdi. Perseguire la finalità ultima della qualità della vita, attraverso il PSA, significa fermare i declassamento da un punto di vista insediativo e dello spopolamento. Uno degli step continua il docente di Urbanistica è senza dubbio la fase di verticalizzazione del territorio creando un linguaggio urbanistico legato a quel turismo verde che cè, ma che non è valorizzato. Soffermandosi poi sul questionario per ricevere istanze e capire le percezioni delle popolazioni interessate, il Prof. PASSARELLI si è soffermato sulla importanza strategica delliter procedurale avviata con lincontro mattutino di Cariati, fortemente sollecitato ha riconosciuto lo stesso PASSARELLI dallAssessore TRENTO. Dobbiamo imparare a vendere il territorio è poi intervenuto il Prof. Franco ROSSI attraverso servizi, efficienza e qualità. Ma occorre soprattutto intercettare i grandi progetti europei per non essere tagliati fuori. Lo Jonio cosentino ha concluso ROSSI deve iniziare a far capire alla Regione Calabria la maturità territoriale acquisita e la volontà di contribuire ad un processo di crescita più grande. Nel corso del partecipato incontro sono state poste allattenzione, con diversi interventi dal pubblico, anche le questioni relative allapprovvigionamento energetico, ai rifiuti, allabusivismo edilizio e al PAI (Piano di Assetto Idrogeologico) ed alla necessità, soprattutto dei piccoli comuni, di dotarsi, anche in forma associata, di consulenti esterni esperti nella europrogettazione.
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