
CARIATI – Presentata ufficialmente la prima stagione teatrale della storia cariatese. Nella nuova struttura, riconsegnata al territorio dopo quasi 30 anni di tentennamenti più o meno leciti, è in programma un cartellone più che dignitoso. Si comincia lunedì prossimo con Trenta, spettacolo scritto, diretto ed interpretato da Giobbe Covatta, praticamente il padrino dellevento. Si proseguirà il 19 febbraio con Il Gabbiano di Cechov; il 25 febbario è la volta di Liolà di Luigi Pirandello; l11 marzo è in scena Chat a due piazze di Ray Cooney; il 18 marzo si prosegue con Vogliamoci tanto bene di Carlo Buccirosso; il 26 con E pensare che eravamo comunisti di Roberto D’Alessandro e, per finire, l11 aprile saranno in scena Le nuvole di Aristofane. È già in corso la campagna degli abbonamenti il cui prezzo varia dei 100 agli 80 Euro, mentre per i singoli spettacoli si va dai 12 ai 18 Euro. Per maggiori dettagli è attivo il numero telefonico 3663169316. Al teatro Comunale, in attesa di una intitolazione ufficiale già allo studio dellamministrazione civica, erano presenti il direttore dei Teatri calabresi associati (Tca), Domenico Pantano; lassessore Leonardo Celeste in rappresentanza dellesecutivo; laddetto stampa Montesanto e la responsabile dellorganizzazione generale, Assunta Trento. Pantano ha spiegato la stretta connessione tra diffusione della cultura e legalità: È questa la mission dellassociazione, che ha pensato per Cariati una proposta che toccasse vari stili e varie tematiche. Dalla presenza di tre autori classici (Pirandello, Checov e Aristofane), ai rappresentanti dei migliori teatri stabili dItalia e moderni. Questo momento spiega lassessore Celeste – rappresenta un tassello oggettivamente importante per la storia di Cariati e per tutto il territorio. Lavvio della rassegna teatrale segue quello della rassegna cinematografica che, a partire dalle vacanze natalizie in poi, continua a far registrare il tutto esaurito. Ci auguriamo che la stagione teatrale abbia lo stesso successo che sta riscuotendo la rassegna cinematografica. Partecipare, ma non solo. Linvito alla cittadinanza è quello di veicolare limportanza di questo momento.
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