Lospedale di Cariati, da sempre punto di riferimento sanitario per gli abitanti di un intero e vasto territorio, non è da chiudere Lo ribadisce il vice sindaco Cataldo Perri che invita al rispetto degli accordi sottoscritti il 25 agosto del 2009, tra azienda, sindacati e rappresentanti istituzionali, presso la prefettura di Cosenza. In cinque punti, quellintesa prevedeva testualmente: 1) Il dipartimento regionale tutela della salute autorizzerà oggi stesso lAsp di Cosenza alla stesura di unipotesi progettuale per lapertura del reparto di riabilitazione intensiva; 2) Avvio immediato delle procedure per listituzione della riabilitazione cardio respiratoria; 3) Avvio immediato della procedura per la dotazione di una Tac; 4) A supporto del pronto soccorso, adeguamento di una sala operatoria come primo intervento urgente ed immediato di ristrutturazione dellospedale, ivi compresi i reparti preesistenti al verbale dei Nas (il nucleo speciale dei carabinieri che appose i sigilli ai blocchi operatori, ndc); 5) Assegnazione di un congruo numero di anestesisti. Promesse mai mantenute perché, senza nessuno che vigilasse sullo stato dellarte delle solenni garanzie, i vertici della sanità pubblica hanno avuto buon gioco nel buggerare un intero e popoloso territorio. Non cè nessuna riabilitazione intensiva o cardio respiratoria; la Tac rimane un sogno; gli anestesisti sono spariti ed il pronto soccorso rischia di diventare un buon ambulatorio medico aperto solo nelle ore diurne. Il tentativo di ridurre i costi della sanità commenta Perri – non può non tener conto anche e soprattutto delleconomia indotta dalla struttura sanitaria. Il Cosentino, oltre ad essere presidio di salute per un vasto bacino di utenti, dallentroterra fino alle comunità che insistono sulla costa, a cavallo delle due provincie di Crotone e Cosenza, rappresenta una fonte di sostentamento per decine di esercizi commerciali, mentre i visitatori dei familiari ricoverati sono da considerare una risorsa straordinaria per la nostra asfittica sistema produttivo. E non solo. Quando si sceglie una località balneare dove trascorrere le proprie vacanze, il turista, di certo, non punta solo al mare, ma è orientato anche dalla presenza o meno di un ospedale efficiente. Del delicato tema discuterà il consiglio comunale straordinario, aperto ai contributi di tutti i sindaci del circondario, convocato per il 28 giugno, alle 18, presso il Centro sociale.
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