■Antonio Loiacono
La seduta della Giunta Regionale della Calabria, tenutasi ieri 13 settembre, ha portato importanti decisioni per lo sviluppo occupazionale e infrastrutturale della regione, con una particolare attenzione al sostegno per giovani e donne. Tuttavia, resta aperta una grave lacuna: il settore della sanità, che necessiterebbe di investimenti urgenti e di un piano di sviluppo organico, non è stato affrontato.
Nel corso della seduta, su proposta congiunta del Presidente Roberto Occhiuto e dell’assessore alle Politiche del lavoro e Formazione professionale, Giovanni Calabrese, è stato approvato il Piano per l’occupazione 2023-2027, parte della strategia del Programma regionale Calabria Fesr-Fse+ 2021-2027. Il piano, con una dotazione di 183 milioni di euro, mira a creare una Calabria con maggiori opportunità per giovani e donne, puntando su interventi strutturali per rilanciare l’economia della regione.
Parte centrale di questo piano sarà l’organizzazione di Recruiting Days presso la Cittadella regionale, durante i quali aziende locali potranno individuare nuovi talenti e ampliare la propria base occupazionale. Inoltre, è stato istituito il Fondo Imprese Donne e Giovani (Fideg), con una dotazione di 9 milioni di euro, destinato a sostenere nuove iniziative imprenditoriali.
Nonostante questi sviluppi positivi, l’assenza di misure per migliorare il sistema sanitario calabrese solleva preoccupazioni. In una regione in cui l’accesso alle cure rimane una sfida, specialmente nelle aree più interne, il mancato coinvolgimento del settore sanitario nelle recenti deliberazioni appare come un’occasione mancata. La Calabria ha urgente bisogno di un piano di rilancio del settore sanitario, che non solo garantisca la salute dei cittadini, ma che dia anche un impulso al settore economico e sociale della regione.
Nel corso della stessa seduta, altri provvedimenti hanno riguardato il settore della legalità con l’approvazione del Piano speciale legalità, antiracket e antiusura per il 2024. Queste misure mirano a contrastare l’illegalità e le infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico calabrese. Sono stati inoltre varati interventi per la valorizzazione dei beni culturali e l’acquisto di nuovi treni elettrici e trimodali, con l’obiettivo di rinnovare completamente la flotta ferroviaria regionale entro cinque anni.
Tuttavia, senza un impegno concreto verso il miglioramento della sanità, una delle principali criticità della regione, il percorso verso uno sviluppo realmente inclusivo e sostenibile resta incompleto.
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