Non sarà semplice per il Prefetto di Cosenza prendere una decisione circa il possibile scioglimento del Consiglio comunale di Cariati,

Non sarà semplice per il Prefetto di Cosenza prendere una decisione circa il possibile scioglimento del Consiglio comunale di Cariati, dopo la sentenza del Consiglio di Stato. Di sicuro, penso che si é giunti alle battute finali di un’atavica situazione, ma gli sviluppi di merito sono ancora molto vaghi. Non affronto, perché l’ho già fatto in altri momenti, circa i motivi per i quali si é giunti allo stato odierno. Come é ovvio, allora, la fine della seconda consiliatura Sero apre uno scenario elettivo che, però, dovrà rappresentare un’occasione diversa rispetto alle precedenti per la piccola realtà della costa ionica. Tutti sono chiamati alla massima responsabilità. Un sentimento che deve caratterizzare ogni cariatese: vicino e lontano. Assolutamente Cariati non merita un periodo come quello trascorso di recente. Un immobilismo inverosimile e alcuna interazione tra l’amministrazione comunale e la cittadinanza. Mi sbaglio? Le persone non hanno più alcuna stima per la politica e per i politici. Questo avviene a livello nazionale e si ribalta a livello locale. Bisogna guadagnare fiducia verso la gente comune. Se così non fosse non ci sarebbe più tempo per vedere un cambiamento reale di Cariati. Adesso il vero problema é di convincere le persone a credere in un progetto di rilancio che coinvolge l’intera Cariati. Insomma, urge un serio programma di sviluppo economico e sociale per il paese. Mai più nessuna favola. Ma fatti concreti. Pochi è realizzabili. Ciò che sarebbe possibile concretizzare, senza inutili e fumose promesse che creano esclusivamente aspettative che non sono più ammissibili. Tutti abbiamo la consapevolezza che non esiste la bacchetta magica e che i miracoli non sono possibili. Dunque, nessuno più obbliga nessuno. Chi vuole impegnarsi a servizio della collettività lo deve fare, perché lo sente come un sentimento interiore e non per raggiungere delle mire personali. C’é per lo mezzo il salvataggio di una comunità, quella cariatese, cui tutti teniamo e amiamo e che vogliamo vedere migliorata in tutti i suoi ambiti, senza più sconti e giustificazioni. E non si venga a dire che non é possibile. E’ solo una questione di volontà. I cariatesi, e questo bisogna che tutti lo tengano bene a mente, sono ormai vaccinati dinanzi a balbettanti amministratori. Ne hanno già sentiti davvero troppi. Nicola Campoli

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