
Nel mentre continuano a persistere commenti critici sullultimo consiglio Comunale, il presidente del Consiglio Cataldo Minò ha nuovamente convocato lAssise per giorno 20 maggio in prima convocazione con allordine del giorno tre punti vitali per lattività amministrativa : Definizione e scadenze rate Tarsu/Tares anno 2013; il riconoscimento dei debiti fuori bilancio e lapprovazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale. Uno dei punti più effervescenti e conseguentemente più dibattuti è stato quello relativo alle sette interrogazioni presentate dal capogruppo dellUDC Francesco Cosentino: il sindaco Filippo Sero ha risposto a sole cinque nel mentre ha rinviato alla prossima seduta quelle riguardanti la mancata approvazione del bilancio entro il 30 aprile, come stabilito da legge nonché oggetto anche di diffida da parte del prefetto di Cosenza e quella inerente il grave stato degradato delle aree cimiteriali,prive persino di personale di custodia e di manutenzione. Francesco Cosentino si è dichiarato ampiamente contrariato per le mancate risposte alle suddette interrogazioni e soprattutto dalle parziali e generiche risposte fornite dal primo cittadino alle altre cinque interrogazioni. Lultimo punto, quello sulle istituzioni consiliari, richiesto dallex assessore allambiente Sergio Salvati,ha registrato un epilogo inaspettato : labbandono della sala consiliare da parte dei tre consiglieri di minoranza, ma soprattutto quello del consigliere di maggioranza e delegato al personale Leonardo Trento. Luscita di questultimo sembra, a giudizio di molti politici, dovuta, in quanto contrario alle commissioni consiliari, non essendo idilliaci i rapporti con il Salvati. Sulla seduta consiliare del 15 maggio critico e particolarmente pesante il giudizio del capogruppo consiliare della coalizione Cariati nel cuore. Agghiacciante il modo come i sette consiglieri della maggioranza, ha affermato Mario Sero, in una sua intervista, ,abbiano potuto approvare e votare favorevolmente il Rendiconto dellesercizio finanziario 2012. Le motivazioni della grande amarezza del consigliere di minoranza sono da attribuire al fallimento dellEnte comunale di Cariati, in atto ormai da qualche anno. Lesposizione debitoria del comune di Cariati, ha puntualizzato Mario Sero, è salita a circa 25 milioni di euro ed ancora non sono stati accertati a quanto ammontano i debiti fuori bilancio.Ai sette consiglieri di maggioranza, compreso nei sette il sindaco, il consigliere di minoranza rivolge il pressante invito di invertire la rotta, in quanto se non si è capaci di mantenere la spesa e di farsi pagare dai propri debitori allora non ha senso rimanere a Palazzo Venneri.
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