MIRTO CROSIA, DATI ALLE FIAMME CASSONETTI DELLA SPAZZATURA

L’emergenza rifiuti scatena la rabbia dei cittadini che, davvero, proprio non ce la fanno più e compiono gesti di estrema gravità, come quelli di incendiare l’immonda mole della spazzatura che da settimane staziona nei pressi dei cassonetti per la raccolta. Nella notte scorsa ignoti imbecilli hanno dato alle fiamme diversi cumuli di “monnezza” nell’intento, forse, di risolvere un problema immane, ed invece hanno aggiunto danno su danno, giacché il fumo sprigionatosi dalla combustione è di gran lunga più nocivo dei rifiuti stessi. Da sud a nord e da est ad ovest i cassonetti sono stati avvolti da lingue di fuoco che hanno prodotto un olezzo nauseabondo in tutto il territorio. È stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Rossano che hanno dovuto lavorare per ore prima di riuscire a riportare alla normalità il precario stato ambientale compromesso dall’indecoroso spettacolo di tonnellate di spazzatura la quale che nessuno sa dove conferire. All’indomani della clamorosa protesta dei sindaci del Basso Jonio cosentino, i quali hanno deciso di usare il “pugno duro”, c’è chi ha preso alla lettera il malcontento generale ed ha scatenato, nottetempo, un’autentica bravata mettendo a repentaglio l’incolumità pubblica. Gesti, ovviamente, da condannare, ma che, purtroppo, sono la misura di un malcontento infinito: accade nella terra sommersa dalla spazzatura.

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