“Ad rivum eundem lupus et agnus venerant, siti compulsi…..”
“Io non sono Fedro, ma ciò che voglio raccontarvi è quello che in queste settimane sta emergendo (permettetemi questo termine) “ad rivum” del fiume Nicà! “
Risponde così -nel suo incipit- Giovanni Matalone, sindaco del Comune di Scala Coeli, rafforzando ciò che ha già trasmesso nel suo comunicato stampa, replicando al presidente di Legambiente Calabria, Francesco Falcone.
“Credendo di essere custode e proprietario della verità, il presidente regionale di Legambiente Calabria, replica (a suo modo) alle affermazioni ed alle perplessità dichiarate dal sottoscritto ei dall’Amministrazione Comunale di Scala Coeli.
“Essere vile è una condizione che non mi appartiene, anzi! “-aggiunge il sindaco-
“Ho sempre detto quello che penso senza l’aiuto di voli pindarici e senza la necessità di nascondermi dietro al classico dito.
Chi invece (come Legambiente Calabria) è così abile da imitare perfettamente lo struzzo ed i suoi comportamenti, sa (o perlomeno dovrebbe sapere) che il sottoscritto e questa Amministrazione difendono, a spada tratta, il loro territorio dalla nascita di nuove discariche.
Lo ha fatto in maniera forte il civico consesso e con un atto ufficiale emanato con delibera n. 34 del 01/12/2017 del Consiglio Comunale, il quale si è espresso per il “no” a nuovi insediamenti avallati, invece a suo tempo, da chi oggi è un suddito di Legambiente!
Noi che non soffriamo né di soggezione né di patologie simili, ribadiamo il concetto che al Circolo “Nicà” di Scala Coeli piace navigare nell’alveo politico, mascherandosi da baluardi dell’ambiente.
L’intenzione del nostro comunicato dato alle stampe non è stata quella di “sviare la questione discarica”, come asserisce, invece, Legambiente Calabria con il suo presidente, Falcone.”
-Ironico, Matalone, osserva- “Forse dalle parti del cigno verde si soffre un po’ di dislessia!
Io e la mia amministrazione comunale abbiamo sottolineato la nostra “incazzatura” per le continue menzogne rappresentate dal Circolo “Nicà” e dai suoi rappresentanti nei confronti del nostro territorio e non solo!
“Si! Il nostro territorio è davvero pulito!” -ribadisce il primo cittadino di Scala Coeli-
“I legambientini di Scala Coeli lo sanno perfettamente, solo che quando c’è da scagliarsi contro questo Sindaco e questa Amministrazione, azionano lo “switch” che trasforma i nostri luoghi nei più brutti gironi degli inferi!
Consigliamo agli amici paladini dell’ambiente di ricordare bene cosa fa la mano destra prima di azionare la sinistra.
Mi riferisco ad alcune immagini pubblicate su Facebook da simpatizzanti del Circolo locale di Legambiente che ritraggono visitatori stranieri passeggiare nelle acque limpide del Nicà o intenti a godere del sole che ivi risplende.
La chiamate ancora monnezza?
Quella che poi il rappresentante di Legambiente Calabria, nel suo comunicato, indica come “una presunta ingiustizia subita nella classifica dei Comuni Ricicloni”, ribadiamo che tale ingiustizia, non è assolutamente presunta!”
-Evidenzia il sindaco – “Il nostro Comune, in quella occasione, da più parti era stato indicato come Ente meritevole del riconoscimento anche dall’Azienda Eurosintex di Bergamo, che dal 1996 produce e distribuisce contenitori per la raccolta dei rifiuti e sistemi integrati per l’ecologia.
È stato il presidente di Legambiente Calabria o Annalisa Lazzari, amministratore delegato della società orobica a dire “no a Scala Coeli” quando in occasione del primo eco forum regionale sull’economia circolare, svoltosi a Catanzaro il 30 gennaio scorso, si parlava del nostro Comune come uno degli Enti più virtuosi della Regione?
Le ragioni di tale bocciatura, noi, non le conosciamo!
Scala Coeli, oltre a raggiungere percentuali ragguardevoli che oggi superano l’80% di raccolta differenziata, è stato il primo Comune, in Calabria, ad avere in dotazione il cassonetto per la raccolta di pannolini e pannoloni con serratura ID-Lock!
Non sono “telenovelas” ciò che raccontiamo ed invito tutti a rivedere il video “de quo” su YouTube, al seguente indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=vAEZxUYEcp4
Ed io sarei lo struzzo?
Il presidente legambientino (il quale non ha mai avuto il piacere di conoscermi!)-conclude Giovanni Matalone – nulla sa della determinazione e del coraggio di questo sindaco; del suo modo di operare e della sua limpidezza e trasparenza simili alle acque del Nicà!
Allo stesso chiedo, nella mia qualità, di rassegnare le dimissioni dalla carica di presidente di Legambiente Calabria, per dare spazio a chi della verità ne fa ricerca invece di amarne, solo, il suo possesso.”
Antonio Loiacono
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