M. J. Caligiuri. Bambini e adolescenti, un passaggio dell’esistenza umana da tutelare e proteggere.

Il Dipartimento delle Libertà, avendo come scopo prioritario quello di tutelare i diritti nella loro accezione più profonda e di abbattere tutte le barriere ideologiche che si frappongono alla realizzazione di una parità effettiva senza discriminazioni, non può che dare un grande rilievo ai bambini, anche in funzione dell’imminente venti novembre, che per l’appunto è la giornata dedicata ai bambini e agli adolescenti, alle questioni morali che li riguardano e all’infanzia come un passaggio dell’esistenza umana da tutelare e proteggere. Sono tanti i quesiti da porsi su questa tematica e, tante le questioni ancora non risolte. Analizzando i rapporti pubblicati da organismi internazionali, quali l’UNESCO, l’ILO, l’UNICEF, siamo costantemente messi al corrente del fatto che la situazione dell’infanzia nel mondo non è così serena come dovrebbe essere. Infatti, nonostante l’enfasi posta sui diritti che le sono stati riconosciuti, purtroppo spesso solo a livello legislativo, i bambini vengono ancora troppo di frequente abusati e sfruttati in lavori logoranti e umilianti in diversi angoli di povertà del nostro mondo. Oltre a queste importanti problematiche di respiro internazionale, io desidero dedicare la mia analisi anche a tutti quei casi, troppi, in cui le questioni dei diritti si intersecano con quelle morali. Un esempio: tutti quei casi di cui sempre più spesso sentiamo parlare, in cui i bambini vengono usati dai genitori in fase di separazione, come strumenti per colpirsi a vicenda, o, ancor di più, diventano vittime di violenza dai loro stessi genitori, sempre per punire l’altro genitore con la sofferenza più grande. Ed esistono storie, soprattutto in Calabria, in cui mancano alcuni tasselli che, di fatto le rendono monche. I protagonisti sono minori, che vuoi per un motivo, vuoi per un altro, non possono più vivere nelle famiglie originarie e, si ritrovano a girovagare, tra tribunali, centri e comunità, in balia di chi dovrà decidere per il loro benessere e far respirare loro uno spirito il più possibile familiare. E’ a questo punto che entrano in gioco le famiglie affidatarie o persone singole che decidono di farsi carico della tutela e sopravvivenza di bambini o spesso giovani adolescenti. Ma la Regione Calabria non liquida da molto tempo, il contributo spettante alle famiglie affidatarie che si fanno carico del sostentamento dei minori al fine di garantire una vita dignitosa. Così come sono assenti in molte aree calabresi le figure assistenziali, che giocano un ruolo importante in questi contesti, ossia l’assistente sociale lo psicologo e l’educatore. Invito il Presidente della Regione Oliverio e l’assessore preposto al ramo a soccombere a tali carenze, garantendo a questi minori, l’accoglienza, il sostegno e il supporto. Roma 18.11.2015 Maria Josè Caligiuri Responsabile Dipartimento Diritti Umani e Libertà Civili di Forza Italia in Calabria

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