L’ipocrisia di Antoniotti sulla sanità fa male alla sibaritide.

Non avevamo potuto non notare la caterva di “imprecisioni” dette da Antoniotti durante l’assemblea dei Sindaci a Trebisacce sulla sanità, roba da far ridere chi conosce davvero la storia delle chiusure e degli accorpamenti degli ospedali dello ionio. Apprezziamo il fatto che, dopo quattro anni di campagna elettorale sulla prima, la seconda e la terza pietra dell’ospedale della sibaritide, Antoniotti ci abbia dato finalmente ragione visto che fino a qualche settimana fa predicavamo da soli che, prima di ogni altra struttura, è irrimandabile trovare i soldi per gli ospedali attuali in quanto i cittadini non si curano coi progetti ed i comunicati. Di questo compito riteniamo Oliverio ed il Commissario Scura immediatamente responsabili. Ma quando si afferma che il Sindaco della città di Rossano non era favorevole ai provvedimenti del Commissario Scopelliti ed in particolare all’accorpamento di Rossano e Corigliano è bene che si ristabilisca la verità. La costituzione dello Spoke Rossano-Corigliano è stata una pura invenzione di Giuseppe Caputo, il quale ha ripetutamente difeso questa scelta insieme all’intera classe dirigente di centro destra dell’area urbana, fino ad affermare castronerie storiche come “costituiremo l’ospedale delle eccellenze” e cose del genere. Ora, o Antoniotti prende, con enorme ritardo, le distanze da Caputo oppure dovrebbe ammettere di essere responsabile di uno dei più gravi errori politici degli ultimi anni e, magari, aprendosi ed ascoltare le opinioni e le proposte di chi questa analisi l’ha fatta in tempi non sospetti. Temiamo invece, purtroppo, che si tratti dell’ennesima capriola elettorale della premiata ditta Caputo-Antoniotti, capace in cinque anni di dire tutto ed il contrario di tutto con disinvoltura da oscar, anche grazie ad un centro-sinistra distante anni luce dagli interessi dei cittadini e delle comunità. Inoltre è ancor più tragicomico sentir dire che questa classe dirigente era contraria alla chiusura degli ospedali di Cariati e Trebisacce: le comunità e le istituzioni del basso e dell’alto ionio, invece, negli anni passati hanno lottato da sole contro il commissario alla sanità che gli ha sbarrato gli ospedali e negato un diritto fondamentale, ma quel commissario si chiamava Scopelliti ed era il governatore appoggiato dall’amministrazione comunale di Rossano e che godeva della fiducia del consigliere regionale Caputo. La verità è che qualcuno sperava, come tante volte fatto in passato, di approfittare della vicinanza del governo regionale per parassitare sulle comunità limitrofe accentrando potere per se stessi, danneggiando l’intero territorio. Questa logica parassitaria e clientelare è una delle cause principali del degrado del nostro territorio, portata avanti da una classe dirigente trasversalmente miope e incapace di interpretare i bisogni dei cittadini e di usare gli strumenti opportuni per tutelarli. Fatta chiarezza, in questo momento il Governo della Repubblica Italiana attraverso il commissario Scura, deve assumersi la responsabilità di trovare i fondi per riaprire gli ospedali di Cariati e Trebisacce ed annullare l’idiota accorpamento degli ospedali di Rossano e Corigliano per garantire a questo territorio non una sanità eccellente ma un livello di sanità prossimo alla civiltà. Poco ci importa chi sia il premier, chi sia il commissario e chi sia il governatore, si tratta di una rivendicazione dell’intero territorio che riteniamo improcrastinabile: la spending review si faccia sui concorsi para-politici e sugli affitti faraonici dell’ASP, non sulla vita della nostra gente. Movimento TERRA e POPOLO

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