Prot. Gen .n.3691/18/X/1 del 02/03/2018
AL DOTTOR MAURO RAFFAELE
DIRETTORE GENERALE
ASP COSENZA
Pec: protocollo@pec.asp.cosenza.it
OGGETTO: OSPEDALE CIVILE “VITTORIO COSENTINO” DI CARIATI – LABORATORIO ANALISI.
Costantemente, nell’interlocuzione quotidiana, rappresentanti del mondo- politico sociale e culturale locale e privati cittadini, esprimono forte e sentito malcontento per il ridimensionamento progressivo dell’ospedale di Cariati, situazione vie più in corso di ulteriore aggravamento per la paventata chiusura del laboratorio di analisi, estremamente importante perché di supporto al Punto di Primo Intervento e di quel poco che è rimasto della struttura nosocomiale .
Infatti, con la prossima prevista quiescenza del medico di quel servizio, sarà messa seriamente in pericolo la funzionalità di quella struttura, almeno per quanto riguarda la funzionalità h24.
Inevitabili e gravi i disagi che ne potrebbero derivare per la popolazione del circondario ed il conseguente, pericoloso affievolimento del livello delle prestazioni necessarie ed indispensabili per garantire il diritto alla salute sancito dalla Costituzione.
Non è inutile sottolineare che il livello di disagio e malcontento, già alto, lieviterà in maniera preoccupante nel periodo estivo, tenuto conto delle molte migliaia di turisti e villeggianti che affollano il litorale del comprensorio.
Si aggiunge poi, la circostanza che l’erosione di vari servizi e la compressione degli stessi a livello soprattutto quantitativo a favore delle popolazioni locali, si riverbera negativamente sul rapporto fiduciario cittadini-istituzioni che tende pericolosamente a dilatarsi, favorendo purtroppo, la desertificazione demografica del territorio e la “fuga” verso realtà in cui sussiste una ottimale e razionale erogazione dei servizi (trasporti, sanità, scuola soprattutto), con un impoverimento complessivo ed una vivibilità e qualità della vita indubbiamente scadenti.
Si è ben consapevoli che, una svolta, con un auspicato recupero di servizi, risulta di difficile percorribilità, per le notorie difficoltà finanziarie che la sanità attraversa, anche se non si può non svolgere una approfondita riflessione che tenga conto del malessere che sta montando e che, chi è investito di ruoli di grande e delicata responsabilità, non può non considerare.
Vivo e forte è l’auspicio, pur comprendendosi ostacoli e difficoltà, che si possano adottare provvedimenti che vengano incontro ad esigenze fortemente avvertite dai cittadini del comprensorio e chi è investito della direzione politica non può non rappresentare nelle sedi adeguati.
IL COMMISSARIO STRAORDINARIO
(Dott. Antonio Reppucci)
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