Sarà un bel giorno quello in cui a Cariati tutto sarà in ordine e nessuno piu parlerà di immondizia, buche, acqua, decoro urbano, piano spiagge, frana di via Pavese e chi più aggiunge. Domanda d’obbligo: vedremo mai quel giorno? Non saprei. Infatti, siamo ancora tanto lontani dalla meta, che tutti però si auspicano. Eppure, nel frattempo, in un contesto che lascia parecchio a desiderare, d’improvviso si attiva la ZTL sul lungomare di sabato e domenica pomeriggio, su proposta della nuova dirigenza della locale sezione del PSI. Detto … fatto. Una tempestività di decisione della Giunta Sero che sarebbe auspicabile per tante altre criticità che interessano il perimetro cittadino. Ma fa niente, guardiamo avanti con fiducia. Cogliamo il lato positivo dell’ordinanza. Premesso ciò, a onore del vero, l’iniziativa non é male. Purtroppo, nasce in un momento non felice per Cariati che vive problemi molto più preoccupanti e inesorabili, per i quali non si intravede una soluzione a breve. Quindi, sono in tanti a mostrarsi scettici per l’avvio del progetto. Comunque, per ogni buon conto, sarebbe stato importante che l’amministrazione comunale, accolta la proposta da parte della forza politica locale, si fosse confrontata con gli operatori commerciali interessati. Un confronto allo scopo di definire i confini dell’azione e i suoi possibili aggiustamenti una volta attivata. Una sorta di valutazione prima, durante e dopo l’avvio. Ovunque, nelle più grandi città come nei più piccoli paesi di provincia, le ZTL creano inizialmente una sorta di opposte fazioni. É inevitabile, infatti, per le diverse esigenze che si vengono a scontrare all’uopo. C’é una sola cosa in comune tra i due partiti contrari che si vengono a formare. Trascorso un certo periodo di tempo, e verificati i più idonei aggiustamenti, nessuno più torna indietro. I commercianti per la serenità delle persone che hanno piacere di recarsi da essi per gustare o acquistare i loro prodotti e i residenti che si riappropriano così dei loro spazi e della tranquillità goduta. Infine, i fruitori che hanno così un luogo scevro da smog e pericoli per passeggiare e far correre i propri bambini. Ciò, che appare allora molto importante é che chi vuole promuovere i cambiamenti, pur micro che siano, é opportuno che alimenti un confronto serio e duraturo con le parti interessate al provvedimento, altresì per una conoscenza diretta della situazione. O almeno renderle partecipe. Nicola Campoli
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