LA POLITICA A ROSSANO MAI SOTTO RICATTO

DICHIARAZIONE On. GIUSEPPE CAPUTO La classe dirigente di centro destra di questa Città non ha mai avuto complessi di riverenza nei confronti di qualsivoglia interesse o potere criminale. Dal 1993 ad oggi, continuiamo a sentirci forti ed orgogliosi delle migliaia e migliaia di voti di opinione che, in tutte le occasioni, hanno consacrato e consolidato, attraverso il ripetuto successo elettorale, il rapporto di stima e fiducia dei rossanesi in un metodo di governo, attento agli interessi generali, proteso al progresso ed ancorato stabilmente alla difesa ad oltranza della legalità. Lontani per cultura da qualsiasi forma di prepotenza, convinti sostenitori della libertà personale e di espressione del proprio consenso politico, nutrendo un rispetto sacro del voto e delle opinioni dell’elettorato abbiamo sempre chiesto alla nostra città di giudicarci solo ed esclusivamente sulla base del nostro operato. Ed è soltanto per queste ragioni, per stima personale e per l’elevato gradimento delle politiche pubbliche messe in campo con determinazione e senza guardare in faccia nessuno, che la cittadinanza ci ha continuamente riconosciuti come credibili ed affidabili destinatari della responsabilità di governo della cosa pubblica. Il rispetto delle regole, la lotta all’abusivismo, la demarcazione netta e costante tra lecito e illecito, il ripristino forzato della legalità a tutti i livelli e la difesa strenua dell’integrità delle istituzioni da qualsiasi forma di ingerenza, criminale o meno, sono sempre state la premessa ed il metodo dell’azione amministrativa del centro destra. Ecco perché ho avvertito come un pugno nello stomaco leggere certe affermazioni che si ripetono da qualche giorno sui media e che pretenderebbero rovesciare, seppur velatamente, sulle istituzioni di questa città responsabilità e capi d’accusa infamanti. Non sono assolutamente tollerabili talune esagerazioni ed interpretazioni che, se non sono strumentali, appaiono gravemente lesive della onorabilità, della dignità e dell’immagine non soltanto di un’Amministrazione Comunale ma dello stesso corpo elettorale e della Città nel suo complesso. Si evitino paroloni e atteggiamenti ipocritamente moralisti, trasformando una vicenda giudiziaria in corso e rispetto alla quale dovremmo dimostrare maggiore senso di responsabilità, nella fantasiosa aula di un processo sommario ad una Città intera ed a chi la governa. Non soltanto la classe politica di Rossano, senza distinzioni partitiche, può andare fiera di aver sempre eretto barriere insormontabili a qualsiasi condizionamento esterno delle istituzioni ma si cade nel ridicolo e nel patetico quando si pretende alludere al presunto condizionamento delle elezioni del 2011 nelle quali, su 22.563 schede scrutinate l’attuale Sindaco ANTONIOTTI ha ottenuto ben 13.931 voti di preferenza. Abbiamo troppo rispetto dell’intelligenza dei nostri concittadini e di tutti anche solo per ipotizzare che e come sia stato possibile costringere il 63% dei rossanesi a votare in un modo piuttosto che in un altro! La cosiddetta “agibilità democratica” delle istituzioni di questa Città non ha bisogno di essere verificata da nessuno semplicemente perché non è mai stata messa in discussione da nessuno e da nulla, neppure da questa inchiesta della magistratura verso cui nutriamo rispetto e fiducia. La politica rossanese non è affatto sotto il ricatto del malaffare né soggetta a poteri esterni, che siano o meno di natura criminale! Chi, snaturando dettagli investigativi o abusando di stralci di carte giudiziarie, ritiene di poter ergersi a novello fustigatore di una classe dirigente a tutti i livelli o della storia personale e pubblica degli uomini politici e di governo della nostra comunità, sta commettendo un errore gravissimo rispetto al quale, come già ribadito ieri dal Primo Cittadino, non esiteremo a tutelarci in tutte le sedi. Per la chiarezza e le linearità che l’ha sempre contraddistinta, la storia politica ed istituzionale di questa Città non può essere ignorata o travisata. La malsana e violenta commistione tra singole circostanze giudiziarie, per altro tutte ancora da valutare e dimostrare, con un intero percorso amministrativo che in vent’anni ha rappresentato e continua a rappresentare un modello di buon governo, è destinata soltanto ad inquinare ed a gettare discredito e sospetti sulla trasparenza e l’integrità morale di quanti hanno invece condiviso con la stragrande maggioranza dei cittadini e con spirito di servizio e abnegazione la via dello sviluppo democratico, sociale, culturale ed economico di Rossano nel territorio. A QUESTE FORME DI REVISIONISMO E DI RICATTO NON CEDEREMO MAI. Per quel che ci riguarda continueremo ad essere al fianco della magistratura e delle forze dell’ordine, con cui abbiamo sempre operato in perfetta sinergia, nel contrasto alla delinquenza organizzata.

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