LA PASSIONE VIVENTE A CARIATI: EMOZIONE E PARTECIPAZIONE

Si è ripetuto, anche per questa seconda edizione, il grande successo della rappresentazione della Passione Vivente organizzata a Cariati dalla parrocchia Cristo Re. All’alba del Venerdì Santo una folla di persone, tra cui moltissimi fedeli, si è radunata davanti alla chiesa e ha partecipato con emozione ai vari momenti. La Passione di Cristo è, infatti, una delle tappe fondamentali della fede cristiana che, mantenendo la sacralità della rievocazione, si presta molto alla raffigurazione in chiave teatrale. Anche per questo, la drammatizzazione del sacrificio di Cristo è risultata, infatti, particolarmente coinvolgente per il pubblico che, la sera prima, giovedì, aveva partecipato in parrocchia anche ad un’altra coinvolgente rappresentazione, quella dell’Ultima Cena. Nei volti dei presenti si potevano leggere fede e commozione mentre seguivano la rappresentazione del venerdì mattina messa in scena dai volontari e dai giovani, coinvolti dal parroco don Mosè Cariati, che ha curato personalmente la regia, e dal suo vicario don Giuseppe Cersosimo. Gli interpreti sono stati ammirati per la loro bravura, per i costumi e gli oggetti fedelmente riprodotti, che richiamano il periodo della dominazione romana e della vita di Gesù. La rievocazione, strutturata in forma di scene dialogate, conformi ai Vangeli, ha avuto inizio nella piazzetta dei Lavoratori del Mare, dove è avvenuta la scena del tradimento di Giuda (Sasà Arcudi) e dell’arresto nell’orto degli ulivi. Nel cortile della chiesa, poi, sono state ricostruite in successione le scene drammatiche degli ultimi momenti della vita di Cristo (interpretato da Gianfranco Arcuri): l’interrogatorio dinanzi ai sommi sacerdoti (Giuseppe Grillo e Diego Arcudi), il processo davanti a Ponzio Pilato (Antonio Russo), la condanna a morte e la conseguente liberazione di Barabba (Leonardo Rizzo), la flagellazione. Subito dopo, ha avuto inizio il percorso della via dolorosa di Gesù verso il calvario, ricostruito su una rupe dell’area collinare del torrente Molinello, denominata Zuccaleo; qui l’emozionante scena della crocifissione accanto ai due ladroni con il dolore straziante della Madonna (Rossella Critelli). Soddisfatti, al termine, don Mosè e don Giuseppe per la riuscita dell’evento e per la numerosa partecipazione nonostante il tempo minaccioso e l’orario insolito. La sacra rappresentazione, che ha costituito un’occasione ulteriore di meditazione e di rinnovamento della fede, ha richiesto, nelle settimane precedenti, un intenso lavoro preparatorio di numerosi giovani e collaboratori.

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