La manifestazione sarà solo la prima di una lunga serie di atti contro la Regione

La Regione Calabria è un ente inaffidabile ed arrogante, che pretende di sacrificare l’intero territorio alla speculazione spietata dei rifiuti per rispondere alle proprie profonde incapacità. Il Bando per l’esportazione dei rifiuti all’estero poteva e può essere ritirato per essere modificato opportunamente salvaguardando l’intera area ionica cosentina che, lo ricordiamo, ha già ricevuto in passato i rifiuti di tutta la regione. Quella che manca a Scopelliti e Pugliano è inequivocabilmente la volontà politica, volontà che sarà imposta dai territori. La manifestazione di domani, che speriamo partecipata e che coinvolgerà l’Amministrazione comunale di Rossano, le associazioni di categoria, i sindacati, i partiti, gli agricoltori, i sindaci degli altri territori, i comitati territoriali in lotta ed i cittadini di tutta la sibaritide, è solo un primo atto, il primo di una lunga serie che terminerà esclusivamente quando il bando per l’esportazione di rifiuti verrà ritirato e sarà avviata una corretta consultazione delle comunità per stabilire insieme come uscire dall’emergenza. Questo territorio non intende sfuggire alla responsabilità di offrire le proprie proposte anche per il governo dell’emergenza, ma di certo non è disposto ad accettare l’arroganza e le imposizioni di chi, come l’assessorato regionale o il dipartimento politiche per l’ambiente, ha causato con la propria profonda incapacità questa emergenza. Se non si avvierà una sana e democratica consultazione, verrà adoperato ogni mezzo civile per ostacolare, costi quel che costi, i piani della Regione. — Riportiamo dal primo comunicato: “Ricordiamo che il bando in questione spende 90 mln di euro di soldi pubblici in un anno, che tale bando prevede che 750 tonnellate al giorno possano essere conferite a Bucita laddove già conferiscono 36 comuni del comprensorio e laddove ci sono già due discariche di cui una, sempre di proprietà della regione, sequestrata per disastro ambientale. Non solo: tale bando prevede che tutti i rifiuti tal quale della provincia di Cosenza possano finire nel porto di Corigliano Calabro, assuefacendo le infrastrutture già carenti di quest’area, facendo diventare la sibaritide una enorme stazione di trattamento rifiuti. I cittadini non si muoveranno da qui finché la regione non avrà ritirato il bando. “ — Comitato in Difesa di Bucita e del Territorio

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