L. TRENTO: INSABBIAMENTO PORTO, CI SONO RESPONSABILITA’ BEN PRECISE ED INDIVIDUABILI

La giunta regionale della Calabria lo scorso 3 maggio su proposta dell’assessore al turismo ha approvato uno stanziamento di 100 mila euro per il disinsabbiamento del porto di Cariati.
Il comune di Cariati, che annunciava a gran voce l’ottenimento di tale importantissimo finanziamento, purtroppo, e come sempre è capitato sulle tante problematiche che in questi anni hanno interessato il nostro territorio, in 10 mesi non ha fatto nulla per ovviare alla risoluzione della problematica e nessuna documentazione per utilizzare quel finanziamento.
Solo ora che l’imboccatura è chiusa e con i pescatori, esasperati, che hanno avviato una giustissima protesta, al palazzo si sono ricordati del finanziamento di 100 mila euro non speso e che, secondo le intenzioni del sindaco di Cariati, si sarebbe dovuto realizzare “in vista della stagione turistica 2022”.
Sulla vicenda dell’insabbiamento del porto di Cariati come consigliere comunale ho presentato 2 interrogazioni consiliari per conoscere le intenzioni dell’amministrazione comunale relativamente alla problematica dell’imboccatura del porto di Cariati. Alla prima interrogazione, presentata il 27 dicembre del 2021, ho avuto (non) risposta dall’assessore ai LLPP del comune di Cariati, mentre alla seconda, presentata l’11 novembre 2022, il sindaco, dopo più di tre mesi, non ha ancora trovato il tempo di rispondere.
Sarebbe opportuno che il sindaco di Cariati rispondesse, non tanto a me ma ai Cariatesi, e dicesse chiaramente il perché in dieci mesi non ha inteso avviare le procedure per spendere i 100 mila euro concessi dalla giunta regionale lo scorso maggio.
Così come sarebbe altrettanto opportuno che informasse i Cariatesi sul perché ancora non sono iniziati i lavori per il completamento delle opere di difesa costiera e ricostruzione del litorale tra Capo Trionto e la Foce del Fiume Nica. Lavori per euro 1.490.170,00 finanziati nel 2014 grazie alla sensibilità dell’ing Salvatore Siviglia, direttore all’epoca dell’Autorità di Bacino della Regione Calabria, che su mia sollecitazione ha inserito ancora una volta il nostro comune in una programmazione di risorse per la difesa delle coste.
Lavori che sono stati aggiudicati nel lontano 2016 ad un’impresa di Cariati e che prevedono, oltre alla realizzazione di un nuovo pennello a sud, il prelievo delle sabbie dal molo trappola, che ricordo a me stesso è stato svuotato più volte in passato grazie all’ottenimento di finanziamenti provinciali e regionali, con utilizzo a ripasciamento sui tratti di lungomare e nelle zone dei quartieri San Paolo – Tramonti.
Lavori che, purtroppo, a distanza di 9 anni dalla concessione dell’ingente finanziamento non sono ancora iniziati e che se realizzati avrebbero di certo impedito la chiusura dell’imboccatura del porto.
E’ evidente, quindi, che questo stato di cose ha responsabilità ben precise e ben individuabili. Responsabilità che certificano il fallimento totale di questo modo di disamministrare il nostro comune e l’assoluta incapacità ad affrontare le tante problematiche che in questi ultimi sette anni hanno interessato i Cittadini di Cariati.
Un sindaco che dovrebbe avere il buon senso di andare a casa per tutti i danni che ha arrecato e continua ad arrecare al nostro comune.
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