CARIATI Centro destra o cento sinistra al governo della Calabria per me pari sono, come dice il Duca di Mantova nel Rigoletto di Verdi. Almeno per il destino dellospedale di Cariati. Dopo le incomprensibili delibere farsa che danno i numeri sulla struttura ospedaliera cariatese, unaltra mannaia si abbatte sul nosocomio: il sindaco Filippo Giovanni Sero comunica di aver saputo di una richiesta inoltrata dallAzienda sanitaria provinciale alla Direzione sanitaria locale la quale sollecita il trasferimento di unità mediche dal Cosentino, nella specie quelli del servizio di cardiologia, allospedale di Trebisacce. Sinfervora il primo cittadino: Il presidio di Cariati non è e non può essere considerato un serbatoio di professionalità dal quale attingere per sanare le diverse carenze della rete ospedaliera provinciale. Il reparto di Cardiologia, già carente di personale medico ed ausiliario, non può e non deve essere, privato debilitato e penalizzato, ulteriormente, in questo senso. Lallarme per il futuro del Cosentino rimane, dunque, alto, nonostante la delibera regionale del 25 marzo scorso che, a rettifica della precedente, attribuisce allo stabilimento ospedaliero di Cariati un numero maggiore ai 60 posti letto, mettendolo così al riparo sotto lombrello della rete ospedaliera regionale. Ma i conti, quelli reali, non sembrano tornare o, almeno, non convincono lesecutivo di Palazzo Venneri per il quale permane uno stato di allerta per un costante e continuo atteggiamento negativo da parte dellAsp cosentina. In sintesi, la struttura ospedaliera di Cariati (a chiederlo è tutto un territorio) deve ritornare a giocare quel ruolo fondamentale di presidio sanitario e occupazionale che le è sempre stato riconosciuto.
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