IL PRANZO DEI 100 GIORNI: UNA FESTA DI EFFERVESCENZA GIOVANILE!

IL PRANZO DEI 100 GIORNI: UNA FESTA DI EFFERVESCENZA GIOVANILE! di Nicola Sero Ultimo anno della scuola media alla De Amicis di Cariati per gli alunni che frequentano la terza media. Anche per loro tra marzo ed aprile è iniziato il conto alla rovescia ufficiale per gli esami di licenza. L’esame è sempre più vicino ed iniziano ad aumentare i timori tra gli studenti che devono affrontare questa importante prova. Ma c’è un appuntamento che molti ragazzi attendono con gioia: i festeggiamenti per i 100 giorni. Nelle scuole della nostra cittadina è tradizione infatti organizzare una festa nel momento in cui mancano 100 giorni ( giorno in più o giorno in meno non è importante) alla maturità, o comunque a circa 3 mesi dal grande evento. Gli ultimi “100 giorni” dagli esami diventano, così, per i giovanissimi del nostro Istituto l’ultimo grande appuntamento legato alla scuola secondaria di primo grado. Un momento di festa per concludere in bellezza il ciclo scolastico, in attesa di affrontare il tanto temuto esame.“Coraggio ragazzi, dateci speranza con la vostra voglia di vivere, con il vostro entusiasmo, con la vostra fantasia, con la vostra capacità creativa affinché ogni occasione d’incontro sia festa vera ed espressione irrepetibile di straordinaria stagione che è la vostra effervescenza giovanile”. Con questo messaggio la Dirigente Angela Maria Bruni ha dato inizio alla festa dei cento giorni organizzata, nello splendido villaggio turistico “ Il Vascellero”, dai ragazzi di terza media dell’Istituto Comprensivo di Cariati. “In realtà la festa dei cento giorni è anche un ottimo modo per ritrovarsi tutti insieme a ballare e fare gruppo – raccontano alcuni alunni – non capita spesso, infatti, di vedere gli studenti del nostro Istituto tutti riuniti nello stesso posto”. In effetti si tratta di una occasione più unica che rara e molti si sono presentati letteralmente tirati a lucido, per mostrarsi in tutto lo splendore dei tre anni di crescita fisica e, si spera, culturale. I ragazzi sono quasi tutti in giacca e cravatta, sorridenti e, apparentemente, sicuri di sé. Le ragazze vestono abiti eleganti, più o meno affascinanti, ma comunque destinati a enfatizzare la loro femminilità. «Ognuno di noi vuole chiudere al meglio l’avventura della scuola dell’obbligo. Pagheremmo – sottolineano tantissimi alunni – per poter ricominciare dalla prima media, perché alla De Amicis abbiamo vissuto una esperienza fantastica. I momenti belli sono stati tanti, ma in particolare siamo cresciuti nei saperi, nelle abilità, nelle competenze, nel rispetto delle regole e del senso civico”. Tutti i ragazzi (sicuramente, è una nota positiva per la nostra offerta formativa) sono soddisfatti degli anni passati alla De Amicis. «Ci spiacerà parecchio lasciare amici e compagni di classe e i nostri professori alla fine dell’anno. I ricordi migliori sono legati alle gite scolastiche, ai giochi sportivi e alle attività laboratoriali, ma il bello di questa scuola – sottolineano tutti gli alunni in coro – è che ha saputo farci sentire importanti e apprezzati». In fondo alla loro meravigliosa età ogni occasione deve essere buona per divertirsi, stare bene in compagnia e guardare al futuro con ottimismo. La Dirigente scolastica e i docenti tutti, alla fine della gioiosa festa, visibilmente compiaciuti, hanno augurato ai ragazzi di vivere pienamente il senso della scuola, sia come momento decisivo per il proprio futuro personale e professionale, sia come luogo privilegiato in cui si impara e si cresce, si entra bambini e si esce cittadini.

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