INCLUSIONE SOCIALE ATTRAVERSO L’ARTE SI CHIUDE IL CONCORSO DI PITTURA ESTEMPORANEA ASCIONE: IL RICAVATO ALLA RICERCA CONTRO IL CANCRO

INCLUSIONE SOCIALE ATTRAVERSO L’ARTE SI CHIUDE IL CONCORSO DI PITTURA ESTEMPORANEA ASCIONE: IL RICAVATO ALLA RICERCA CONTRO IL CANCRO CARIATI (Cs), Venerdì 15 Aprile 2011 – Si è concluso il concorso di pittura estemporanea “Cariati tra scorci e prospetti storici”. Organizzato dall’Associazione “Vivi il centro Storico” in collaborazione con l’Istituto Penitenziario di Rossano, l’iniziativa ha riscosso notevole e durevole successo. Numerosi gli artisti in gara tra le otto torri impegnati a tradurre in immagini d’arte il prezioso borgo medioevale sullo jonio. Una sezione speciale della II Edizione era rivolta ai detenuti dell’Istituto Penitenziario di Rossano. 500 euro è l’avanzo economico della manifestazione raccolto e devoluto all’Associazione per la ricerca sul cancro ottenuti grazie all’acquisto dei quadri esposti in un esercizio commerciale di Cariati. La manifestazione di premiazione aveva visto la presenza di Monsignor Santo MARCIANÒ, Vescovo dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati, del Direttore della Casa di Reclusione di Rossano Giuseppe CARRÀ, dell’On. Franco MORELLI e, di un detenuto andato a ritirare il premio che gli aveva assegnato la giuria. Esprime soddisfazione l’Assessore ai Servizi Sociali Filippo ASCIONE, che sottolinea il valore del messaggio sociale interpretato da questa iniziativa socio-culturale ed artistica. ASCIONE ha ribadito l’importante sinergia che deve necessariamente esserci tra istituzioni, associazioni e mondo della Chiesa per comunicare di più e meglio le opportunità dell’inclusione sociale. Nel corso dei mesi successivi al concorso, l’Associazione “Vivi il Centro storico” ha esposto tutti i quadri prodotti dagli artisti all’interno di un esercizio commerciale di Cariati. In gran parte sono stati venduti. Nei giorni scorsi, i rappresentanti dell’Associazione, Nicola AGAZIO e Genesio CICCOPIEDI, si sono recati al Palazzo Comunale per consegnare nelle mani del Sindaco SERO, un’opera che raffigurava Palazzo Venneri. Il Primo Cittadino ha elogiato l’operato dell’associazione, l’impegno profuso, la particolarità dell’iniziativa e l’impegno di aver coinvolto i detenuti, rinnovando un ringraziamento particolare agli organizzatori per un evento che, ogni anno, impreziosisce la programmazione turistica e la proposta culturale cittadina.

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