IL CIMITERO COME LA CITTA’ Ovvero: la delicata sensibilità dei nostri amministratori

Non passa giorno senza che qualche cittadino ci segnali situazioni di degrado o abbandono di qualche angolo della nostra cittadina. A nulla, a quanto pare, servono gli appelli, le proteste, le lamentele: la nostra amministrazione comunale, evidentemente in tutt’altre faccende affaccendata, a queste cose è morta e sotterrata. A proposito… Forse i nostri sullodati amministratori, in un soprassalto di umanità, si sono detti che bisognava far sentire i nostri defunti più a loro agio. «Non è giusto» si sono forse detti, «che i nostri cari che riposano nel civico cimitero si trovino in un ambiente troppo diverso da quello nel quale si sono trovati mentre ancora erano in vita». Dunque, ci si chiederà, alla fine l’amministrazione si è decisa ed ha reso dignitoso, ordinato e pulito come quello del cimitero anche il sudicio, degradato, abbandonato ambiente cittadino, sempre ornato con graziosi cumuli di rifiuti? Oh, no! Sarebbe stato troppo ovvio, che diamine! Come conseguenza di una tanto toccante sensibilità dell’amministrazione comunale, ora anche il cimitero è sudicio, degradato, abbandonato e ornato con graziosi cumuli di rifiuti. A dimostrazione di quanto questa sensibile opera di adeguamento fra città e cimitero sia meritoria, anche alcune mucche si recano spesso in visita oltre i cancelli del secondo, che opportunamente i nostri amministratori si premurano di lasciare aperti senza badare a fastidiose formalità di orari e regolamenti. Presumiamo che, proseguendo con questo andazzo, prima o poi, dopo le mucche nel cimitero, ci ritroveremo per le strade di Cariati anche belanti caprette e grufolanti suini. E a quel punto, l’opera di civiltà e urbanità della nostra ineffabile amministrazione avrà toccato i più sublimi vertici mai raggiunti da chiunque. La Redazione Errata corrige: per un refuso, abbiamo scritto “i più sublimi vertici” invece di “i più indecorosi abissi”. Ce ne scusiamo con i nostri lettori.

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