SEQUESTRATI PESCE SPADA E TONNI ROSSI DALLA CAPITANERIA DI PORTO DI CROTONE.

Alle prime luci dell’alba è stata condotta dalla Capitaneria di porto di Crotone una complessa operazione di polizia marittima finalizzata alla vigilanza ed al contrato della pesca illegale di specie protette quali tonno rosso e pesce spada. La pesca del tonno rosso, in particolare, sulla scorta della vigente normativa comunitaria (Regolamento 302/2009) prevede l’assegnazione ad ogni singolo Stato comunitario di quote annuali tassative di esemplari pescabili. Tali quote sono ripartite in Italia in favore di quelle unità da pesca espressamente autorizzate a tale tipo di pesca speciale e prevede altresì, ai fini della tracciabilità di tale specie ittica, la compilazione per ogni cattura di tali specie di un documento di cattura (denominato “BCD = BLUEFINE TUNA CATCH DOCUMENT) che segue la “vita” dell’esemplare dalla cattura sino al punto di rivendita/ingrosso. All’attualità la pesca del tonno rosso è tassativamente vietata ivi comprese le catture accidentali. Per quanto riguarda la pesca del pesce spada la stessa, nei mesi di ottobre e novembre, è altresì vietata al fine di tutelare gli stock ittici oggetto di eccessivo sfruttamento. Nonostante tali divieti i militari della Capitaneria di porto di Crotone hanno rinvenuto – nel corso di attività ispettive – a bordo di una unità da pesca proveniente da altro Compartimento Marittimo e che ha fatto scalo nel porto di Crotone sette esemplari di pesce spada ed un esemplare di tonno rosso per un peso complessivo di quasi 120 (centoventi) chilogrammi. Il pescato è stato posto sotto sequestro dai militari intervenuti ed a carico del Comandante dell’unità è stata elevata una sanzione amministrativa di 4.000 euro, così come prevede la vigente normativa di settore. Il pescato, sottoposto a visita ispettiva sanitaria da parte del personale appartenente al Servizio Veterinario dell’ASP di Crotone che ne ha certificato la destinabilità al consumo umano, è stato devoluto in beneficienza. In aggiunta, con la nuova normativa in vigore dal 2012 che prevede il sistema di licenze di pesca a punti, a carico del Comandante del Motopesca sono stati assegnati 13 (tredici) punti di penalità per le violazioni perpetrate che, sommati a quelli che a carico dello stesso erano stati comminati nei mesi precedenti da altre Capitanerie di porto per altre violazioni comporteranno (avendo il Comandante superato la soglia dei 18 punti di penalità) la sospensione per un periodo di due mesi della licenza di pesca stessa e la sospensione di ulteriori 15 giorni a carico del Comandante del Motopesca.

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