GOVERNO 2010: ANNO DI SPOT SOCIALI

GOVERNO 2010: ANNO DI SPOT SOCIALI AD OGGI, 7 QUELLI PASSATI SU GIORNALI RADIO E TV MOLTE CAMPAGNE IN CANTIERE PER PROSSIMI MESI ROSSANO (Cs) Mercoledì 10 Marzo 2010 – Il Governo investe sempre più sulle pubblicità progresso. Nel 2009 sono raddoppiate le campagne per informare i cittadini. Sono stati spesi complessivamente 28 milioni per i passaggi su tutti i media. Informare i cittadini con linguaggi diretti e semplici è un dovere dell’amministrazione, ribadiscono dal Dipartimento Editoria di Palazzo Chigi. E anche il 2010 sarà un anno di spot sociali. Nel 2009 le comunicazioni sociali realizzate dal Governo sono state 54, più del doppio rispetto a quelle fatte nel 2008. I temi trattati vanno dalla salute alla cultura, dalle informazioni sugli adempimenti amministrativi alla guida sicura. Ci sono gli spot con testimoni illustri, come ad esempio quella in cui i giocatori più forti del campionato di calcio italiano lanciano un messaggio contro l’uso delle sostanze stupefacenti. E ancora campagne contro la violenza sulle donne o l’omofobia, ma, anche su argomenti più leggeri, come, ad esempio l’invito ad andare a teatro. “Informare i cittadini con un linguaggio semplice e diretto – spiega Elisa GRANDE Capo del dipartimento per l’informazione e l’editoria di Palazzo CHIGI – su temi di rilevanza sociale o di pubblico interesse, è un dovere dell’amministrazione, senza dimenticare l’impronta istituzionale che distingue le Campagne di Governo dalle altre campagne pubblicitarie”. Il budget che ha impegnato il Governo per la realizzare parte delle campagne di comunicazione sociale del 2009 è stato di 11 milioni di euro, di cui circa 7 per l’acquisto di spazi sulla stampa e le radio nazionali. Una pianificazione delle risorse che ha rispettato – sostengono al Dipartimento dell’Informazione – le percentuali di destinazione indicate dalla Legge 150 del 2000, secondo cui almeno il 60% degli investimenti pubblicitari sui mezzi di comunicazione di massa deve essere destinato alla stampa e radio nazionali, il 15% alle tv e radio locali e, il restante 25% su altri mezzi. Impossibile invece sapere come sono stati impiegati più nel dettaglio i soldi speso dai ministeri e se i testimonial sono stati pagati. Da Palazzo CHIGI rimandano alle singole amministrazioni che hanno organizzato le campagne. Oltre alla Presidenza del Consiglio, ci sono anche i dicasteri ad aver mosso mano al portafoglio. Quello delle Pari Opportunità ha investito 7,5 milioni, mentre la Salute ha speso circa 6,5 milioni per gli spot dell’AIDS. C’è invece chi ha potuto utilizzare i fondi europei: è il caso del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la cui campagna sull’inclusione sociale degli immigrati è costata 3,3 milioni di euro ed è stata finanziata con il fondo europeo. Per cercare di ottimizzare le risorse del 2010, il dipartimento per l’informazione sta cercando di raggiungere accordo quadro con le principali concessionarie di pubblicità. L’obiettivo è – conclude GRANDE – “definire criteri omogenei di acquisto per le amministrazioni degli spazi pubblicitari, in modo che l’amministrazione diventi una sorta di unico e grande acquirente e sia possibile ottenere prezzi ancora più vantaggiosi”. Anche il 2010 sarà un anno di spot sociali. A oggi sono sette quelli passati su giornali radio e tv, ma sono già diverse le campagne in cantieri per i prossimi mesi.

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