GENERAZIONI INVISIBILI

L'Esclusione degli Anziani dalle Cure Ottimali

»Antonio Loiacono

Le Regioni italiane hanno sollevato un’importante questione che riguarda direttamente la sicurezza delle strutture ospedaliere sul territorio nazionale. La richiesta è chiara: l’abrogazione del titolo 1 comma 13 del decreto-legge del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che prevede tagli per un totale di 1,2 miliardi di euro alle Regioni, fondi destinati principalmente per interventi di sicurezza sismica.

La Conferenza delle Regioni, attraverso il parere alla Conferenza Unificata, ha espresso la necessità di mantenere questi finanziamenti o, in alternativa, di ottenere un impegno formale per la reintegrazione dei fondi. L’importanza di questo tema è evidente: la sicurezza sismica delle strutture ospedaliere è un aspetto cruciale per garantire la protezione dei cittadini in caso di calamità naturali.

Senza un adeguato finanziamento per gli interventi di miglioramento della sicurezza sismica, le conseguenze potrebbero essere devastanti. Le strutture ospedaliere sono fondamentali per la gestione delle emergenze e per garantire cure adeguate ai pazienti. La loro stabilità e sicurezza sono quindi prioritari per garantire la continuità dei servizi sanitari, specialmente in situazioni di crisi come un terremoto.

La minaccia di rivolgersi alla Corte costituzionale se il governo non dovesse rispondere positivamente sarebbe una dimostrazione dell’importanza e della gravità della situazione. Le Regioni sono determinate a difendere i propri interessi ed a garantire la sicurezza dei propri cittadini, anche attraverso vie legali se necessario.

Oltre alle questioni legate alla sicurezza delle strutture ospedaliere, emerge un’altra problematica critica legata alla salute degli anziani. Uno studio recente ha evidenziato che quattro anziani su dieci vengono esclusi dalle cure migliori a causa della loro età, con un rischio di mortalità fino a quattro volte più alto rispetto alla popolazione più giovane.

Per contrastare questa situazione, è nata la Carta di Firenze, il primo manifesto mondiale contro l’ageismo sanitario. Questa iniziativa propone dodici azioni concrete per combattere i pregiudizi e gli stereotipi legati all’età nell’assistenza sanitaria e per migliorare la qualità e la durata della vita degli anziani.

Tra le misure proposte vi è l’inserimento degli anziani nei trial clinici per i farmaci di cui fanno uso e la creazione di nuovi percorsi per l’assistenza in emergenza. Queste azioni sono fondamentali per garantire un’assistenza sanitaria equa e di qualità per tutte le fasce di età della popolazione.

In un momento in cui la salute pubblica è al centro dell’attenzione globale, è essenziale affrontare queste sfide con determinazione e concretezza. Il governo italiano è chiamato a rispondere alle richieste delle Regioni e a prendere provvedimenti concreti per garantire la sicurezza delle infrastrutture sanitarie e per combattere l’ageismo nell’assistenza sanitaria in modo da assicurare un futuro migliore per tutti i cittadini italiani, indipendentemente dall’età.

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