Non sappiamo se l’ultimo Consiglio Comunale di Cariati – convocato con un solo punto all’ordine del giorno sul drammatico tema della sanità locale – abbia segnato o meno un possibile inizio di dialogo costruttivo tra i Consiglieri comunali di maggioranza e minoranza, ma fa molto piacere pensarlo.
Insomma, è sembrato, nella seduta dell’assise cittadina dello scorso 11 ottobre, che qualche spunto di interazione positiva, tra gli opposti schieramenti, si é materializzato. Certo il drammatico stato della sanità di Cariati e dei Paesi limitrofi: è un argomento importante di interesse generale, che merita, senza dubbio, un percorso unitario e condiviso. Del resto, non appare facile da sbrogliare.
Prendo spunto da quanto avvenuto, davanti a un pubblico di testimoni, in Consiglio Comunale, ponendo all’attenzione degli amministratori di Cariati una riflessione molto elementare.
Perché non individuare pochi temi fondamentali, che stanno a cuore ai cariatesi, e affrontarli in modo cadenzato in Consiglio Comunale, addivenendo, attraverso il necessario scambio dialettico, a posizioni unitarie o quanto meno vicine?
La situazione di Cariati, ahimè, e davanti agli occhi di tutti. Non bastano impegno e dedizione della sola maggioranza. Serve uno sforzo più ampio, perché attorno alle priorità e al disegno strategico della nuova Cariati si consolidi una volontà comune, che provi a impegnare tutti, compreso le forze della minoranza. Sarebbe auspicabile, quindi, che si apra un confronto sincero e proficuo su temi, ad esempio, quanto il turismo, la pesca, le infrastrutture, la viabilità, il sociale, i giovani, le risorse finanziarie, e tanti altri ancora.
La sfida è impegnativa. Chiede molta maturità politica e una visione che guardi con determinazione all’interesse generale che più che narrarsi, deve trovare sfogo in azioni concrete che diano i loro frutti.
Mi permetto, infine, di esprimere un’opinione personale. Ritengo che senza tale scatto d’orgoglio sarà molto difficile guardare al domani. Occorre ritrovare insieme serietà e buon senso per costruire una strada nuova e ragionevole. Se tutti i rappresentanti, nessuno escluso, si liberano dell’ossessione del nemico da colpevolizzare forse un’ultima possibilità di una nuova Cariati ancora c’è.
Da domani serve un’operazione verità e il Presidente del Consiglio Comunale, Antonio Arcuri, ha un ruolo da giocare, ricco da parte sua delle qualità giuste e necessarie. E, allora, il Consiglio Comunale è chiamato a una prova decisiva: dimostrare che sia il luogo dove innescare e alimentare un confronto nel solco del vero spirito di comunità nel rispetto reciproco tra maggioranza e minoranza.
Nicola Campoli
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