
Negli ultimi mesi noi del comitato antidiscarica di Scala Coeli, abbiamo assistito, volutamente da spettatori silenziosi, a una serie di dichiarazioni , articoli sui quotidiani e a video-interviste su siti internet, rilasciate da politici con incarichi di amministratori pubblici, in merito allemergenza dei rifiuti solidi urbani e sopratutto di dove e come smaltirli. Molti di questi amministratori, per onestà non tutti, nelle loro dichiarazioni hanno suggerito, chi in modo esplicito intavolando tavoli e tavoloni , chi in modo meno esplicito di utilizzare, vista lemergenza in atto, la discarica di contrada Pipino sita nel comune di Scala Coeli, motivandola con laffermazione tanto ormai è fatta. Naturalmente nei loro interventi hanno sapientemente edotto noi cittadini ignari, che questa è solo una soluzione momentanea e che il problema dello smaltimento dei rifiuti si può risolvere solo con una raccolta differenziata spinta!!!!! Allora viene spontaneo chiedersi: questi politici con responsabilità di amministratori, negli anni trascorsi e fino a ieri, che posizione avevano nel merito della raccolta differenziata ? E perché non lhanno intrapresa? Visto che nella stessa provincia di Cosenza ci sono delle amministrazioni locali virtuose dove la raccolta differenziata è una realtà? Intendiamoci, a noi fa piacere che finalmente si sono convertiti alla bontà della raccolta differenziata ma naturalmente da parte nostra non gli diamo credito, anzi, chiediamo di smentirci passando dalle parole ai fatti . Ritornando alla nostra scelta di non intervenire con dichiarazioni e/o comunicati non perché sulla discarica non avessimo nulla da replicare, alle assurde dichiarazioni di questi signori, ma semplicemente perché abbiamo ritenuto opportuno non partecipare ai teatrini di questi politici e amministratori inconcludenti e abbiamo preferito rimboccarci le maniche e dedicarci a impedire fattivamente lapertura della discarica, rivendicando le nostre giuste e sacrosante ragioni con i mezzi della legalità: Tramite lavv. Nardi ci siamo formalmente opposti davanti al Gip ad una richiesta di archiviazione della Procura della Repubblica di Rossano, inerente i lavori abusivi eseguiti sulla strada comunale Capoferro/Cordarella di accesso alla discarica. In data 07/01/2013 il GIP emette provvedimento e dispone il rinvio a giudizio al rappresentante legale della Bieco Srl per aver realizzato opere, in assenza di autorizzazione sulla strada comunale Capoferro/Cordarella di accesso alla discarica. Non possiamo sottacere e ignorare che nello stesso provvedimento il Gip evidenzia una fase omissiva del Comune di Scala Coeli . in merito ai lavori abusivi realizzati sulla strada comunale Capoferro/Cordarella. A seguito di due ordinanze emesse dal comune di Scala Coeli nella quale si ordinava alla ditta Bieco srl la demolizione di quanto realizzato sulla strada comunale Capoferro/Cordarella e lo sgombero della parte di strada inglobata nel perimetro della discarica, la ditta Bieco srl presentava ricorso al Tar; Anche in questo procedimento a tempo debito, tramite lavv. Nardi, abbiamo preso parte attiva e fatto istanza al Tar di inserirci nel processo in qualità di intervenienti ad opponendum depositando atti e documenti inerenti la questione discarica, Il Tar Calabria, con ordinanza collegiale del 29/03/2013 (allegato n. 1) nomina un verificatore per chiarire in merito ai seguenti quesiti : 1) descriva i luoghi interessati dalle impugnate ordinanze n. 16 del 5 aprile 2012 e n. 33 del 27 settembre 2012, con indicazione del percorso delle strade interessate dagli interventi di cui ai provvedimenti impugnati ed esatta delimitazione dellintera area interessata dalla discarica da realizzare; 2) specifichi se e in quale misura le strade in questione percorrano larea oggetto dellautorizzazione integrata ambientale e se nel progetto in relazione al quale è intervenuta tale autorizzazione siano previsti interventi sulle strade e, in caso affermativo, se si tratti delle strade di cui agli atti impugnati, ricadenti nel foglio 62, del Catasto Terreni del Comune di Scala Coeli e più specificatamente, il primo compreso tra le part.lle 52-56-57, il secondo compreso tra le part.lle 56-57, il terzo compreso tra le part.lle 52-58, il quarto compreso tra le part.lle 59-60 ed infine quello confinante con la part.lla 59-60 descritti nella tav. l) allegata ai provvedimenti impugnati; 3) descriva i lavori realizzati dalla società ricorrente sulla strada di accesso alla discarica e sulle altre strade di cui agli atti impugnati. Dopo gli opportuni accertamenti da parte del verificatore, se quanto ordinato di demolire e sgomberare sarà ottemperato, la discarica , a meno di ulteriori sviluppi resterà una cattedrale nel deserto. Sempre tramite lavv. Nardi abbiamo presentato ricorso al Tar contro la nota della Regione Calabria Dipartimento Ambiente del 25/01/2013 con la quale si ritenevano superati tutti i motivi ostativi che avevano determinato la sospensione dei lavori della costruenda discarica. Daltra parte e con rammarico non si riscontrano azioni incisive e mirate da parte del Comune di Scala Coeli infatti : non riusciamo a capire come mai non risulta al Tar alcuna opposizione da parte del Comune in merito al ricorso della Bieco srl n.317/2013 (allegato n. 2) avente ad oggetto: DEL SILENZIO SERBATO DAL COMUNE DI SCALA COELI SULLA DOMANDA DI APPROVAZIONE DEL PROGETTO DI RIPRISTINO E DI ADEGUAMENTO DELLA STRADA COMUNALE; ancora, non riusciamo a capire come mai la tanto richiesta ordinanza di divieto di transito sulla strada comunale Capoferro/Cordarella ad oggi non è stata emanata . Visto che la stessa è percorsa quotidianamente da mezzi di cantiere per completare i lavori interni alla discarica come evidenziato dalla foto scattata il 21/03/2013, ci chiediamo: possono circolare su tale strada mezzi di tali dimensioni? Il comitato antidiscarica di Scala Coeli
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