Finalmente, sono iniziati i lavori di bitumazione.

Finalmente, nel tratto che va dal porto alla villetta Padre Pio e lungo il perimetro del campo sportivo, sono iniziati i lavori di bitumazione del dissestato e pericoloso manto stradale: si tratta di qualche centinaio di metri, ma è pur sempre meglio che niente. Tutto il resto della viabilità interna rimane, tuttavia, ai limiti dell’agibilità. Quello della rete stradale di competenza del Comune è un problema dannatamente serio: non ci sono quattrini per affrontarlo e risolverlo una volta per tutte. Gettando lo sguardo fuori dal centro abitato, le cose, se possibile, vanno ancora peggio: le decine di chilometri delle carrozzabili interpoderali quasi non esistono più. La denuncia è di Tommaso Critelli, consigliere comunale di minoranza del gruppo “Fai vincere Cariati” che punta l’indice proprio sulle disastrate condizioni della percorribilità rurale: “Il collegamento fra la città e le campagne è di una valenza economica straordinaria se è vero che l’agricoltura e l’allevamento rappresentano una voce fondamentale per la magra economia locale. Il reticolato di stradine che attraversa poderi e campi aveva permesso di frenare l’abbandono della terra e, nel contempo, di alimentare una spirale virtuosa in tutto il comparto agricolo”. L’incuria, invece, avrebbe determinato il progressivo scoraggiamento di quanti si erano avvicinati, con fiducia, alle più diverse coltivazioni. “Se non c’è possibilità di raggiungere agevolmente le proprietà – commenta Critelli – è chiaro che si assiste ad un lento e triste declino dell’economia agricola dal quale consegue una ripresa dell’emigrazione che sembra essere giunta ai livelli degli anni 50 e 60. Negando di fatto ai cittadini il diritto alla mobilità rurale, significa mettere in ginocchio un intero sistema produttivo. Chi volete che vada in campagna a lavorare la terra se è impossibile, se non con l’elicottero o un potente fuoristrada, raggiungerla?”. Diretto: “Non ci sono attenuanti per questa giunta civica che ha dimenticato, o finge di dimenticare, che la manutenzione delle strade interpoderali è una pratica fondamentale e che, alla fine fine, è di gran giovamento per tutta la collettività. Invece, da 7 anni, il sindaco Filippo Giovanni Sero e la sua giunta hanno solo ed esclusivamente pensato alla politica dell’effimero, gettando nella tremenda macchina mangiasoldi festaiola tutte le risorse dei cariatesi. Stiamo vivendo un periodo tristissimo, è vero, ma invece di agire come il previdente padre di famiglia, i signori di Palazzo Venneri hanno dilapidato in un batter di ciglia tutto quanto c’era da dissipare, sperperando un patrimonio che rappresenta il frutto di decenni di lotte e conquiste”. Insomma, il governo locale è “cieco, ma essere ciechi non è una sventura: è una sventura essere incapaci di sopportare la cecità”.

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