Discarica di Scala Coeli: L’Europa Sottolinea le Irregolarità e Riconosce le Ragioni del M5S

di Antonio Loiacono


La discarica di Scala Coeli, situata nel cuore della provincia di Cosenza, è tornata al centro dell’attenzione pubblica e politica grazie all’intervento della Commissione Europea, che ha accolto le segnalazioni presentate dall’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Pasquale Tridico. Una battaglia che si concentra sulla tutela dell’ambiente e della salute pubblica, alla luce delle irregolarità riscontrate nella gestione dell’impianto.

 

L’europarlamentare Tridico ha posto all’attenzione della Commissione Europea una serie di preoccupazioni, tra cui la fuoriuscita di percolato e la contaminazione del terreno oltre i limiti consentiti dalla legge. Queste problematiche rappresentano una chiara violazione delle normative comunitarie e mettono a rischio la salute umana e gli ecosistemi locali.

 

In risposta, la Commissione ha ribadito i principi stabiliti dalla Direttiva quadro sui rifiuti, che impone agli Stati membri il rigoroso rispetto delle regole per il rilascio delle autorizzazioni alle discariche. La gestione di tali impianti, ha sottolineato Bruxelles, deve essere condotta in modo da evitare qualunque compromissione per l’ambiente e la salute pubblica. Inoltre, la Commissione ha evidenziato come il ricorso alle discariche rappresenti “l’opzione meno opportuna” per la gestione dei rifiuti, promuovendo invece un approccio fondato su economia circolare e riduzione dei rifiuti.

 

Il caso di Scala Coeli si inserisce in un contesto più ampio, in cui l’Italia è già sotto procedura sanzionatoria per la cattiva gestione di oltre 240 discariche irregolari presenti sul territorio nazionale. Questa situazione dimostra l’attenzione crescente dell’Unione Europea verso il rispetto delle normative ambientali e la necessità di un cambio di passo da parte delle istituzioni italiane.

 

La censura europea, nello specifico, mette in discussione non solo le modalità di gestione della discarica di Scala Coeli ma anche il sistema autorizzativo che ha permesso il proseguimento di attività potenzialmente pericolose. Una situazione che richiede un intervento immediato da parte delle autorità locali e nazionali.

 

Alla luce delle conclusioni della Commissione, Tridico ha dichiarato che scriverà alla Regione Calabria ed al Governo italiano per sollecitare l’attuazione delle regole europee in materia di gestione dei rifiuti. “Non possiamo più permettere che il nostro territorio sia vittima di pratiche scorrette che mettono in pericolo la salute dei cittadini e l’integrità dell’ambiente,” ha affermato l’europarlamentare.

 

Secondo Tridico, è indispensabile un immediato riesame delle autorizzazioni concesse per Scala Coeli, oltre a un adeguamento delle pratiche di gestione ai principi di sostenibilità. Il suo appello si configura come un richiamo alla responsabilità collettiva e alla necessità di azioni rapide e concrete.

 

La discarica di Scala Coeli rappresenta una ferita aperta per la comunità locale, un simbolo delle difficoltà del territorio calabrese nel coniugare sviluppo economico e rispetto per l’ambiente. Il riconoscimento delle denunce da parte dell’Unione Europea costituisce un passo importante, ma resta da vedere come le istituzioni locali e nazionali risponderanno agli ammonimenti europei.

 

Questa vicenda, oltre a richiedere soluzioni immediate per la gestione della discarica, solleva interrogativi più ampi sul modello di sviluppo e sulla necessità di una politica ambientale più efficace e lungimirante. Per la Calabria, e per l’Italia intera, la sfida è trasformare le criticità in opportunità per costruire un futuro più sostenibile e rispettoso del territorio.

 

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