Da una più attenta politica di promozione turistica locale, potrà venire fuori una delle leve principali per la crescita di Cariati.

Non é certo la prima volta che l’amministrazione comunale di Cariati – si veda l’intervista recente su questo sito a Aldo Fortino – viene chiamata in causa per l’immobilismo che contraddistingue il territorio. Il Presidente dell’associazione Cariati paese albergo ha fotografato in modo chiaro, quali sono ad oggi le criticità del paese e l’impossibilità di continuare a gestire imprese turistiche, se tutto ciò continua a permanere. Le difficoltà finanziarie dell’amministrazione Sero sono chiare a tutti, ma occorre una reazione che spinge il paese fuori dal baratro. Le sorti dello stesso sono legate da un unico comune denominatore, che deve vedere operatori turistici e amministrazione comunale necessariamente lavorare insieme. Colgo l’occasione per evidenziare che forse da una più attenta politica di promozione turistica locale, con tutta la gradualità del caso, potrá venire fuori una delle leve principali per la crescita di Cariati. Anche gli ultimi dati appena confermati da Banca d’Italia dicono che finalmente c’è un’inversione di tendenza: anche il turismo interno è migliorato. Perché non puntare, quindi, alla costituzioni in loco di una Rete d’impresa? Protagoniste dello strumento potranno essere proprio quelle micro e piccole imprese, già consorziate o che manifestano l’impegno a costituirsi con un contratto di rete, ovvero come associazioni temporanee di imprese. L’obiettivo è di accrescere le capacità innovative, su un programma comune di rete. Le proposte progettuali che verranno ammesse al cofinanziamento, dovranno riguardare i principali sistemi di competizione ed innovazione del settore turistico, quali il marketing, la valorizzazione del territorio e l’ottimizzazione dei costi di fornitura. E’ necessario trovare un nuovo equilibrio tra la specificità delle micro e piccole imprese ed i nuovi percorsi dell’offerta turistica, anche al fine di aumentare la forza di impatto degli stessi attori del settore. Un equilibrio, mi sembra giusto ricordarlo, che deve essere solidamente fondato sulle specificità territoriali, uniche e identitarie. Per tali ragioni, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo sta predisponendo il bando per finanziare con 8 milioni di euro proprio le reti di impresa. É il momento di avere coraggio e energia per buttare il cuore oltre l’ostacolo, prendendo con mano salda la guida del futuro di Cariati alla ricerca della sua identità e di un’ispirazione. Soprattutto di un raggio di speranza. Al cospetto, di tanti problemi che affliggono il paese. Il Sindaco Sero – si veda il comunicato stampa emesso ieri con le sue dichiarazioni – reagisce spesso sottolineando: si vedrà, si studierà, stiamo operando, al momento opportuno si prenderanno le decisioni. Ma é pur vero che ai cariatesi oggi, più che mai, manca un leader che possa tirare fuori dalle sabbie mobili il paese. Dalla sfida che si dovrà giocare presto si capirà se il Primo cittadino e la sua giunta, avranno la forza e la voglia di giocarsela. Nicola Campoli

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