CRISI RIFIUTI, NO A FIGLI E FIGLIASTRI

Anche nelle situazioni di emergenze ci sono figli e figliastri. L’emergenza dei rifiuti a Cariati è ingestibile, occorre rimodulate le ordinanze, ma la Regione non ci ascolta. I comuni del Basso Ionio Cosentino sono considerati di secondo livello. Pronti a iniziare proteste. È la denuncia del sindaco di Cariati, Filippo SERO che, nel commentare la grave emergenza rifiuti si dichiara molto amareggiato per la situazione in cui versa la città. “Sono quotidianamente in contatto con la Regione per cercare di risolvere la questione – dichiara il Primo Cittadino –. Speriamo in un risvolto il prima possibile positivo. Ora la situazione è grave: la città di Cariati è autorizzata a scaricare solo 10 tonnellate di rifiuti oggi, e altri 10 Domenica 9. Le città di Rossano e Corigliano, invece, possono scaricare rispettivamente 40 e 50 tonnellate ogni giorno. Il sistema di gestione è inadeguato. A Cariati si producono – chiosa – 10 tonnellate di indifferenziata al giorno e di conseguenza i cumuli di spazzatura aumentano in modo esponenziale, ad oggi ci sono 350 tonnellate di sacchetti per le strade. Occorre un intervento Regionale tempestivo e definitivo, vanno rimodulate le ordinanze, i sindaci devono essere messi in condizione di far fronte all’emergenza. Nei giorni scorsi – conclude – come sindaci del Basso Ionio, abbiamo scritto alla Regione chiedendo una soluzione. Se continueranno ad ignorarci saremo pronti a protestare, per DOMANI, GIOVEDÌ 7 MARZO ho convocato una riunione per discutere della questione, ci confronteremo dalle ORE 18 al PALAZZO DI CITTÀ. – (Fonte: MONTESANTO SAS – Comunicazione & Lobbying)

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