Le ultime vicende sindacali impongono un monito di riflessioni e di analisi sulle scelte operate dalle organizzazioni sindacali stesse. Infatti è da tempo che tale azione risulta improntata ad una politica di non disturbare il manovratore invece di avviare una discussione sana e calibrata sul possibile cambiamento di rotta della politica sanitaria. Molti sono i fatti da ricordare: Dalla chiusura degli ospedali (Cariati-Trebisacce-Praia a Mare); Dalla mobilità selvaggia del personale; Dallo smantellamento di attrezzature e apparecchi elettromedicali delle strutture dismesse; Dalla mancata organizzazione di una politica sanitaria territoriale. Particolare risalto merita questultimo punto tenuto conto dell effetto prodotto, in ambito sanitario, del territorio dove è avvenuto lo smembramento dei presidi ospedalieri. Ciò rende necessario avviare un discorso sulla adeguatezza di queste strutture in relazione a nuovi e futuri scenari. Alla luce di quanto espresso, appare difficoltoso se non addirittura impossibile, continuare a militare in un sindacato che non corrisponde più alle aspettative che ne avevano determinato lappartenenza, ma motivati dalla speranza di un cambiamento sostanziale e di fatto; tuttavia con la collaborazione di amici e compagni non desisteremo di spenderci per la rinascita di una rappresentanza sindacale nella quale riconoscerci. A tal fine daremo il nostro contributo per un NUOVO PROGETTO SINDACALE che operi affinché nei posti di lavoro ci sia quella giusta unità di intenti e di collaborazione, nel pieno rispetto di un nuovo Taylorismo che dia speranza e riaccenda la fiducia in primis proprio nelle organizzazioni sindacali. Componenti assemblea RSU ASP CS Francesco Nigro Alessandro Galati
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