COMUNICATO DELLA DIOCESI DI SEGUITO AI NOTI EPISODI DI VIOLENZA VERIFICATISI NEI GIORNI SCORSI A ROSSANO

ARCIDIOCESI DI ROSSANO – CARIATI UFFICIO COMUNICAZIONI SOCIALI COMUNICATO STAMPA N.26/10.11 30-07-2011 I gravi episodi di violenza avvenuti a Rossano nelle ultime settimane impongono a tutti una seria riflessione per una migliore comprensione di quanto è successo, consapevoli della necessità di evitare il ripetersi di tali fenomeni e dell’esigenza di avviare un percorso di educazione e promozione di una convivenza civile fondata sul rispetto di tutti, sulle regole della sicurezza per i cittadini, e su una decorosa accoglienza di quanti trovano rifugio nelle nostre città. Le poche voci che si sono levate a chiedere prudenza e cautela nel parlare e agire in una situazione così complessa sono finite per essere sommerse dall’onda dell’emotività che, se non creata ad arte, è quantomeno alimentata per ragioni non sempre trasparenti. In questi giorni siamo stati impegnati nel dare soccorso a quanti sono stati colpiti da una violenza cieca e irrazionale, cercando di garantire a tutti un alloggio (seppur precario), un pasto (soprattutto ai tanti bambini), e persino l’accompagnamento in strutture ospedaliere agli aggrediti e feriti. In un contesto di disorientamento e confusione, i diversi Uffici diocesani, in stretto contatto con l’Arcivescovo, si sono astenuti dai commenti ufficiali e dalla diffusione di note, proprio per capire quello che di fatto stava accadendo e fin dove il fenomeno potesse arrivare. Oggi, alla luce degli ultimi risvolti, è apparso decisamente necessario sottoporre all’opinione pubblica di tutto il nostro territorio, che ci auspichiamo sia più attenta e sensibile, alcune considerazioni: 1. La presenza di stranieri nel nostro territorio sta aumentando. I motivi che determinano ciò sono molteplici; tra questi non possiamo sottacere quelle legate allo sfruttamento della manodopera (soprattutto nell’agricoltura e nell’edilizia) e del lavoro giornaliero rifiutato dai nostri concittadini, malpagato e tale da non consentire una serena permanenza. Da qui, la Diocesi – sotto la pressante azione dell’Arcivescovo Mons. Santo Marcianò – ha cominciato a realizzare le uniche strutture presenti sul territorio capaci di dare un minimo di accoglienza, assistenza e attenzione. 2. In questo contesto è opportuno sottolineare che la case di accoglienza, le mense, i banchi alimentari e i centri di ascolto diffusi ormai nelle varie parrocchie della diocesi, quotidianamente danno assistenza e aiuto non solo agli immigrati, ma soprattutto alle tante famiglie bisognose dei nostri centri e dei nostri paesi. 3. Gli episodi di violenza sono scaturiti, almeno esternamente, da una serie di furti in vari appartamenti, attribuiti dall’opinione pubblica in primo momento agli “zingari” e successivamente ai rumeni e agli extracomunitari in genere. Il fenomeno dei furti, che condanniamo fermamente e che richiede che si applichino le adeguate pene a carico dei veri responsabili, è un fenomeno che in città si rinnova spesso e le cui responsabilità vanno di volta in volta chiarite tramite l’opera delle forze di polizia. 4. Quello che suscita stupore e sconcerto è che con troppa disinvoltura e in modo indisturbato siano state perpetrate azioni criminali quali le aggressioni di gruppi organizzati contro individui e case private, la gratuita indicazione di persone come organizzatori di atti delinquenziali, la richiesta di espulsioni di massa di tutti gli stranieri anche se lavoratori regolari e “puliti”, la convocazione di assembramenti con volantini anonimi; si è infine giunti ad affermazioni e atteggiamenti di vera xenofobia. 5. E’ inammissibile che a Rossano gruppi o singoli possano pretendere di “passeggiare” armati di bastone, o ti tubi, e provocare stati di tensione che – come è ben noto – si concludono in atti di vera e propria violenza. Allo stesso modo è necessario che i veri responsabili dei furti siano assicurati alla giustizia. 6. Sarebbe gravissimo se chi è preposto a garantire i diritti di tutti dovesse cedere di fronte ad esagitati e a manipolatori di folla. Un grazie va a quanti (forze di polizia, Sindaco, Prefetto, Questore) si sono prodigati per contrastare queste inaccettabili violenze. 7. Il fenomeno della delinquenza e del crimine organizzato è, purtroppo, un fenomeno assai diffuso nella nostra terra. Tutti ci sentiamo responsabili ma siamo altresì convinti che per debellarlo sia necessario un coraggioso impegno civile che affianchi il lavoro degli organi inquirenti. Lo stesso vale nei confronti della delinquenza comune che crea paure e insicurezza; essa va denunciata e debellata attraverso una seria collaborazione con le forze di polizia. 8. Siamo convinti che sia necessario ridare fiducia ai cittadini favorendo stili di vita virtuosi e condannando tutto ciò che allontana dalla pratica della giustizia, del rispetto e della generosità. Ci rendiamo conto che un certo stile di vita veicolato dalla cultura dominante oppone a quest’opera educativa notevoli difficoltà: una cultura individualista, qualunquista, relativista e dello sballo sembra talvolta che abbia partita vinta. Contro tutto ciò noi continuiamo il nostro impegno consci altresì che il bene costruito alla fine rimane. I fatti avvenuti devono rappresentare per tutti i cristiani un campanello di allarme: che cultura, che etica della vita si vuole comunicare e si riesce a trasmettere? Che ne è dell’attenzione al povero, allo straniero, all’indifeso? Che ne è dell’esempio delle prime comunità cristiane in cui si tendeva a che non vi fosse “nessun bisognoso” grazie alla condivisione, né si ammettevano discriminazioni? Che ne è delle parole di Gesù sull’amore per i nemici, sul perdono, sulla misericordia? Consapevole che la propria missione non può essere ostacolata da nessuno, e convinta della necessità di dover contribuire a costruire una società secondo il disegno di Dio e a misura d’uomo, la Chiesa di Rossano-Cariati condanna fermamente tutti gli episodi squadristi e xenofobi avvenuti a Rossano in questo ultimo periodo. Esorta altresì tutti i credenti ad un evangelico atto di rifiuto di ogni logica perversa e ad aprire il cuore alla generosità, emarginando i violenti e ridando dignità ad un territorio che merita ben altro. Il Direttore dell’UCS Antonio Capano

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