CARIATI UNITA: LA SAGRA DEL FALLIMENTO

Giunta ormai agli sgoccioli l’Alternativa stagione estiva, diventa d’obbligo tirare le somme e fare dei bilanci.
Per mero senso di responsabilità e rispetto verso gli operatori commerciali e turistici, abbiamo preferito osservare un cauto silenzio per non danneggiare la già flebile economia locale che nei 10 giorni di Agosto cerca di prendere una boccata d’ossigeno.

Come gruppo di minoranza, lo precisiamo, abbiamo dimostrato di essere differenti rispetto a chi oggi ci dovrebbe amministrare e di avere tanto rispetto per chi ha deciso di investire a Cariati osservando un forzato, meditato e responsabile silenzio.

Ma veniamo ai bilanci: abbiamo vissuto una stagione turistica improntata sulla totale improvvisazione e colma di tanti, tanti disservizi.
In prima analisi riteniamo che sia stata MIOPE e FALLIMENTARE la programmazione degli “eventi”, caratterizzata da un calendario scadente e soprattutto dall’assenza di manifestazioni GESTITE dall’Amministrazione Comunale, tranne che per un inutile operazione di marketing fine a se stessa (o meglio a pochi) seguita dalla solita sagra della crespella (diventata il vero marcatore identitario di questa amministrazione), al termine delle quali si lascia il Paese nella più totale sporcizia e nel più completo abbandono.
Ci sarà tempo e modo, di chiedere agli uffici preposti del comune e di verificare se sia stato richiesto parere al Dipartimento Ambiente della Regione Calabria per lo svolgimento della gara offshore, in un tratto di mare limitrofo ad un area marina di interesse naturalistico e biologico per la riproduzione delle specie ittiche protetta e tutelata a livello europeo (S.I.C. IT9310048).

Una stagione in cui i turisti, a fronte del salasso subìto per l’inutile tassa di soggiorno (istituita dall’Amministrazione Greco), non hanno goduto di nessun servizio degno di una cittadina Turistica che si rispetti.
Sul piano dei servizi, infatti, abbiamo assistito ad una tardiva pulizia delle spiagge, fatta in modo grossolano e con mezzi inadeguati; ad una carenza idrica costante per tutto il territorio comunale e all’erogazione, nelle rare volte in cui accadeva, di un liquido di colore nero, da continui sversamenti di fogna in mare e sui terreni, il tutto nell’assoluta incapacità dell’ufficio preposto di affrontare le diverse problematiche e nell’indifferenza verso le continue segnalazioni di turisti e cittadini.

Una stagione ancora una volta senza il Sindaco, costretto a soggiornare nei paesi limitrofi, affannandosi negli ultimi tentativi di tenere in piedi una maggioranza che fa acqua da tutte le parti, con un evanescente Sindaco facente funzioni che, senza nulla togliere alla Sindaca sospesa, è il vero artefice e responsabile di questo fallimento programmatico e di gestione della stagione estiva, insieme agli invisibili assessori con deleghe al turismo, ambiente e decoro urbano non solo inadeguati ma, oltremodo inutili.

UN’ESTATE, al di là di slogan e pensieri surreali, durata SOLO 10 GIORNI che riteniamo debba far riflettere seriamente chi dovrebbe amministrarci, obbligandoli a fare una seria autocritica e a rassegnare al più presto le dimissioni.

Noi di Cariati Unita, sentiamo il dovere di ringraziare gli operatori turistici, i commercianti, le Associazioni e tutti coloro che si sono spesi, a titolo volontario, per sopperire alle mancanze evidenti della gestione comunale targata Filomena Greco e Francesco Cicciù.
Riteniamo che sia urgente e necessario un cambio di passo e di mentalità che possa finalmente mettere in atto un’azione programmatica valida e lungimirante per dare impulso all’unica risorsa in grado di far sopravvivere la nostra cittadina: il TURISMO.

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