Cariati riprenda il ruolo, guida, che merita nell’area del basso ionio.

Cosa va evitato nell’imminente campagna elettoralea a Cariati? Presto detto. Far diventare il passato un tema di scontro politico. Un inutile lungo elenco delle cose fatte, da parte di chi ha governato in questi ultimi dieci anni, e non fatte, da parte di chi é stato all’opposizione. In effetti, ai cariatesi ciò interesserebbe ben poco. Forse la qualcosa alimenterebbe esclusivamente noia, contrasti, polemiche tra i soli addetti ai lavori. Ho la sensazione che molti non abbiano ben chiaro che il tema del confronto politico, da qui a qualche mese, deve essere tutt’altro. Va alzato il livello della discussione e non buttato tutto in una perfetta “caciara”. L’orizzonte temporale di idee e progetti deve essere di medio lungo periodo. Si tratta di dover immaginare la Cariati del prossimo decennio. Interrogarsi su come questo Paese riprenda il ruolo guida che merita nell’area del basso ionio cosentino. Come Cariati si agganci al treno del piano di investimento delle risorse comunitarie 2014/2020, destinate alla Regione Calabria. Come riuscirà a definire progettualità tali che ridiano speranza, in termini di sviluppo economico e valorizzazione del proprio potenziale turistico e imprenditoriale, alle vecchie e nuove generazioni cariatesi. Finché queste risposte non verranno date sotto forma di declinazioni di programmi tecnici/politici, staremo a commentare – e non ci sarà che astenersi – da qui a qualche mese le solo polemiche strumentali sulle scarse risorse del bilancio comunale, già ridotte al lumicino. Sulla scrivania del prossimo Sindaco di Cariati dovranno stare già all’indomani della sua vittoria progetti pronti a essere presentati a chi di competenza. Cariati, insomma, affronta da qui al prossimo giugno il momento forse più gravido di scelte della sua storia recente. Resta, quindi, il tema chiave di disegnare la Cariati del futuro. Avanti il primo! Nicola Campoli

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