“CARIATI PULITA” CON GLI IMMIGRATI PER UNA REALE INTEGRAZIONE

La proposta del candidato a sindaco Assunta Scorpiniti: “Il diritto alla piena cittadinanza con la rappresentanza nel consiglio comunale”

Partecipazione, diritti, responsabilità e lavoro, ma anche padronanza della lingua e dialogo interculturale, contro ogni forma di sfruttamento o di emarginazione. A partire da questo, i nuovi italiani residenti nella cittadina ionica sono entrati a pieno titolo nel progetto del libero comitato cittadino “Cariati Pulita”, che pone proprio la giustizia sociale tra i cardini dell’impegno programmatico in vista delle amministrative 2016.

In un incontro avvenuto nella sede del centro storico, tra il candidato a sindaco Assunta Scorpiniti, i rappresentanti delle comunità del Marocco e della Romania (le più numerose tra quelle presenti nella cittadina ionica) e i membri del Comitato, sono state, infatti, poste le basi di una reale collaborazione, finalizzata soprattutto al riconoscimento istituzionale di una importante componente del tessuto sociale di Cariati.

Si tratta di presenze consolidate, come quella marocchina, la cui comunità ha cominciato a costituirsi fin dagli anni Ottanta del Novecento, e oggi, con i ricongiungimenti familiari, ha una consistenza di oltre un centinaio di unità; ma anche quella rumena, che, da sola, va oltre le seicento persone, giunte a partire dalla seconda metà degli anni Novanta e alle quali, negli anni, si sono aggiunti migranti provenienti da Ucraina, Polonia, Croazia, Bulgaria, Moldavia e dalla Cina.

La priorità, durante l’incontro, è stata data all’ascolto dei bisogni, inerenti la necessità di interventi specifici in tema di assistenza sociale, la tutela in caso di mancanza di lavoro e contro lo sfruttamento lavorativo, la protezione e l’integrazione scolastica dei minori, forme di informazione e orientamento per i nuovi arrivati che devono affrontare in primis il problema linguistico. Le proposte hanno invece riguardato iniziative rivolte allo scambio interculturale con la collaborazione delle scuole.

Il candidato a sindaco, che, tra l’altro è autrice di studi sulle migrazioni, oltre che promotrice di molte iniziative di dialogo interculturale, ha invitato i migranti presenti a partecipare, con le loro idee ed istanze, all’elaborazione del programma politico, peraltro già in linea con gli argomenti sollevati; inoltre, ha lanciato la proposta di inserire nello Statuto Comunale un punto riguardante la costituzione di un consiglio di integrazione degli immigrati con proprio statuto, “per un reale esercizio di cittadinanza attiva e per un più ampio progetto di cittadinanza planetaria, nel generale movimento che vede anche la nostra cittadina trasformarsi da luogo di emigrazione a terra di accoglienza per tanti immigrati”.

Il modello di riferimento è tratto dall’esperienza della comunità cariatese in Germania, la cui rappresentanza nell’istituzione tedesca ha favorito il processo di integrazione. L’avvocato Mena Antonella Straface, componente del Comitato cittadino, sta studiando la fattibilità e, nel corso di un’interessante relazione, ha messo in rilievo scopi e obiettivi di questa partecipazione, sottolineando che in Italia è già una realtà presente in molte città come Padova, Bologna, Perugia, Ivrea, Catania, Vicenza… “Si tratta – ha spiegato l’avv. Straface – di un organo di partecipazione alla vita pubblica con funzione consultive e propositive ma senza diritto di voto. Noi di Cariati Pulita –  ha concluso la professionista – vogliamo una maggiore tutela sia dei diritti dei cittadini cariatesi che di quelli stranieri che vivono nel nostro territorio”. Il nuovo corso, dunque, deve partire da qui.

 

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