Cariati: Palazzo Chiriaci, si accettano i miracoli. Rilanciamo?!

Quello che esso potrebbe rappresentare per Cariati non sta certo a me sottolinearlo

È passato un anno dall’ultima nota su Palazzo Chiriaci nel borgo antico di Cariati, dove sulla carta dovrebbe essere ospitato il Museo del Mare, del Mondo Rurale e dell’Immigrazione. 

Chi ha piacere di approfondire il tema può andare a ritroso sull’indice di cariatiNet.it e leggere la cronistoria che risale sino all’anno 2014. È inutile, quindi, che qui mi ripeta. 

Tutto, ahimè, è ancora fermo e nulla si conosce del completamento del progetto, che viene da molto lontano. Cosa manca? 

Di preciso, non vorrei sbagliarmi, ma esso risale come debutto e realizzazione infrastrutturale alle due consiliature a guida dell’avvocato Filippo Sero.

Quello che è successo dopo non è dovuto sapere. Sarebbe giusto quantomeno però informare i cariatesi e non solo. 

L’altro giorno passeggiavo nel centro storico e mi sono soffermato davanti allo storico Palazzo: il cui ingresso è ancora sbarrato. 

Quello che esso potrebbe rappresentare per Cariati non sta certo a me sottolinearlo, con i tanti uomini e donne di cultura che il territorio esprime. 

Mi è venuta, però, un’idea della quale già ho scritto nel lontano anno 2013. Cariati manca di una biblioteca comunale. Luogo importante di aggregazione per le nuove generazioni, specialmente per un piccolo centro. 

La Regione Calabria mette a bando, quasi tutti gli anni, piccoli finanziamenti sui quali poter concorrere, mettendo su nel medio/lungo periodo una biblioteca a uso della comunità. 

Anche su questo già ho scritto. Ma tutto tace. Seppure il nuovo, ormai vecchio, che un tempo avanzava mi sussurrò, un bel giorno, all’orecchio che era di sicuro un progetto che si sarebbe implementato. Nel frattempo, nulla è accaduto. 

Nicola Campoli

Foto gentilmente offerta da Michele Ciprioti

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