Cariati: la politica è senza visione. Inutile l’appello di Filomena Greco.

Per quanto mi riguarda, è un nulla di fatto

È singolare la lettera aperta di Filomena Greco rivolta ai cariatesi. Forse anche inaspettata, vista la sua sospensione momentanea dalla carica di Sindaco di Cariati.

Faccio uno sforzo di comprensione. La Greco si considera: “una inguaribile ottimista e crede nella rivoluzione del sorriso”.

Il suo appello, in prima battuta, sembra andare dritto al cuore. Un accorato messaggio a volere intraprendere un nuovo corso, finalizzato al raggiungimento del bene comune. 

Poi, tuttavia, la Greco ritorna sui propri passi. Rimettendo al centro della questione, per l’ennesima volta, i precedenti della vicenda amministrativa locale. 

Ella stessa scrive: “dovrebbero trovare il tempo ed il modo di rispondere in primis gli esponenti a vario titolo della passata amministrazione che, insieme ai loro sostenitori diretti ed indiretti, rappresentano oggi gli hooligan dell’attuale opposizione consiliare”.

Quindi, per quanto mi riguarda, è un nulla di fatto. Da un lato, un invito a distendere gli animi, dall’altro un nuovo colpo a chi ha governato in precedenza il Paese e che è adesso all’opposizione. 

Così non si va da nessuna parte, Gentile Filomena Greco. Fare un passo in avanti, per farne immediatamente due indietro serve a poco e le assicuro neanche a stare con la coscienza in ordine. 

Nel suo ruolo, e forte della spinta dei cariatesi che l’hanno eletta per ben due volte di seguito, deve iniziare a costruire un domani, fatto di sostanza e tempi certi non guardando, ahimè, più al passato. 

Serve una visione e non assolutamente un tirare a campare. Altrimenti continua inesorabile il declino di Cariati e lei passerà per un Sindaco di passaggio, che nulla ha fatto nel presente se non tenere perennemente lo sguardo all’indietro, cioè a ieri.

Certo la sfida è impegnativa, ma ben conosceva a cosa andava incontro, perché in passato è stata seduta a lungo sui banchi dell’opposizione in Consiglio comunale.

Mi sbaglio?

Infine, anche se siamo alle solite vorrei spendere alcune brevissime parole sincere per i due Sindaci ff che si sono alternati in questi lunghi mesi al vertice di Palazzo Venneri. 

Prima Francesco Cicciù e poi Ines Scalioti per quanto difficile il loro ruolo, perché si sono trovati seduti sulla poltrona del Primo Cittadino dalla sera alla mattina, hanno e stanno affrontando con grande dedizione e spirito di servizio le forti criticità che insistono sul perimetro cittadino. Di questo sento la necessità di dargliene atto. 

Mi piacerebbe che lo stesso tributo glielo riservassero i cariatesi per l’impegno profuso e lo sforzo di tenere insieme i cocci di una comunità per lo più frantumata. 

Buona domenica

Nicola Campoli 

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