Cariati: la bella addormentata … 

Il futuro di Cariati va dunque progettato

C’è una bella e semplice parola che a Cariati da tempo nessuno osa mai pronunciare: futuro. 

La comunità è letteralmente addormentata, e invece sarebbe ora che si iniziasse a capire come costruire il domani di un Paese sul quale sembra sia calato una bolla di silenzio. 

Al contrario, si dovrebbe iniziare a dibattere su cosa debba diventare il Paese da qui a qualche mese, quando suonerà la campanella delle elezioni amministrative. 

Forse potremmo affermare che l’assenza di futuro non è poi tanto una novità del momento, per Cariati.

Certo non siamo desiderosi delle care e vecchie promesse elettorali, ma solo in fin dei conti avere il piacere che inizi un confronto su idee e programmi, giusto perché tutto avvenga alla luce del sole. 

Questo silenzio, che non affronta il futuro, non vorremo che testimoni che ci sia qualcuno che ritenga di buttare in pasto ai cariantesi la solita minestra. 

Si sbaglierebbe di grosso. Non è più tempo che i cariantesi caschino nuovamente nella trappola. 

Il futuro di Cariati va dunque progettato. Di sicuro, le prossime elezioni amministrative devono segnare una svolta, perché non vincerà nessuna via conservativa che d’altronde sarebbe miope anche tatticamente. Spero tanto, quindi, che nessuno si azzardi a provarci.

Allora a proposito di futuro, il giorno migliore per iniziare a cambiare è sempre quello prima di domani e, quindi, avanti con uomini, donne, idee e programmi per una Cariati che deve necessariamente risollevarsi.

Nicola Campoli

ps: ringrazio per la foto Caterina Filareti

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