Cariati, il suo tempo sospeso e la visita del Presidente Nino Spirlì

La sfida è molto più ambiziosa di una visita di cortesia di un Presidente facente funzione

In una Cariati dal tempo sospeso il Sindaco avvocato Filomena Greco ha annunciato nei giorni scorsi la visita, martedì prossimo alle ore 15.00, del Presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì. Al Governatore l’invito è stato rivolto nelle settimane scorse insieme a tutti i Primi cittadini del territorio del basso ionio cosentino. La visita si concentrerà, innanzitutto, in un sopralluogo all’Ospedale Vittorio Cosentino.

Da un lato la presenza a Cariati del massimo vertice amministrativo regionale fa sperare che, finalmente, qualcosa di positivo si potrà concretizzare per il nosocomio locale. L’auspicio è sempre e solo la possibilità di vedere riaperto l’ospedale restituendogli così piena funzionalità, visto lo stato comatoso in cui si ritrova da tanto tempo. Cioè restituire il diritto alla salute dei cittadini del comprensorio. 

Purtroppo i conti si fanno sempre con la realtà dei fatti. Abbiamo davanti uno scenario regionale che da qui a qualche mese prevede la calendarizzazione della tornata anticipata delle elezioni regionali. Ecco perché non credo molto ad un ritorno positivo dalla visita, che considero solo un momento di cortesia che rientra, inevitabilmente, in una campagna elettorale che muove i primi passi. 

Quello che serve all’ospedale cariatese è una decisione che dovrebbe cambiare radicalmente il suo stato attuale. Una volontà forte, ma spero di sbagliarmi, che non vedo possibile da parte di una Regione che tira in questi mesi esclusivamente a “campare”. Non parliamo, infatti, di un piccolo dettaglio da cambiare, ma di cambiare completamente il cuore del problema. Anche se non si sa mai.

In più vista l’occasione metterei il Presidente facente funzioni Spirlì al corrente anche dello stato d’impraticabilità del porto cariatese. Mi riferisco al serio problema dell’insabbiamento che sta creando serie difficoltà ai pescherecci locali, mettendo a rischio quel poco di economia che ancora sostiene alcune storiche famiglie del settore. 

Spero tanto di essere smentito. Solo il tempo potrà dirlo. Resto dell’idea che per Cariati sarebbe ora di capire cosa vorrà fare da grande. A mio modo di vedere: è tempo di un serio progetto di rilancio. È certamente necessario pensare a una nuova Cariati, facendo tesoro di quanto si è registrato di disastroso in tutti questi anni. In realtà, la sfida è molto più ambiziosa di una visita di cortesia di un Presidente facente funzione. 

Nicola Campoli 

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