Cariati: il rapporto tra maggioranza e minoranza!

Il rispetto è fondamentale

Il rapporto tra maggioranza e minoranza è un aspetto molto delicato, seppure a volte frivolo, che accomuna diverse realtà consiliari di grandi e piccole comunità.

Non è semplice, ma la sana e pungente dialettica tra gli opposti schieramenti: è il sale della democrazia che va salvaguardata.

Il rispetto è fondamentale e il rigore delle procedure amministrative deve, insomma, caratterizzare il confronto.

Lo stesso, tuttavia, deve stare lungo l’alveo delle norme che sono la base che regolamenta il Consiglio comunale.

A Cariati, l’ amministrazione a guida Minó, che si è insediata da pochi mesi, già registra qualche piccolo segnale di scaramucce politiche tra gli opposti fronti.

Non ho assolutamente, da lontano, gli elementi giusti per esprimere una mia approfondita opinione, ma non voglio sottrarmi dal fare qualche semplice riflessione.

Innanzitutto, bisogna partire dall’assioma che gli atti amministrativi sono pubblici.

Non possono essere negati agli amministratori di opposizione, nonché ai comuni cittadini.

Laddove alle richieste non si susseguono i fatti, esistono più gradi amministrativi ai quali risalire, perché tutto ciò accada.

È giusto che chi chieda, avendone il diritto, quando questo gli viene negato faccia le sue rimostranze.

Quello che non deve esistere – e andare in scena – sono le offese gratuite e le minacce.

Non bisogna travalicare il rispetto tra le parti, come quello peraltro tra uomo donna, perché il quel caso si mostra il volto “brutto” della politica e i cittadini non lo meritano.

Porto un esempio personale, molto simile allo scenario di una assise comunale.

Ho fatto parte del Consiglio camerale di Napoli, come rappresentante del mondo imprenditoriale.

Non ero tra i Consiglieri che avevano eletto il Presidente.

Quando mi sono stati negati atti importanti deliberati in giunta, mi sono rivolto a chi di dovere. Il Segretario Generale e quando è stato necessario all’Unioncamere e al Ministero di competenza, e anche in qualche caso al TAR.

A Cariati l’opposizione ha il suo ruolo e va rispettata, senza però superare i limiti del buon senso e vivere civile delle istituzioni pubbliche.

Il modello dialettico – contraddittorio deve trovare necessariamente una rappresentazione viva e reale, in seno alla comunità consiliare a Palazzo, guai a negarla.

Una opposizione fine a se stessa serve a molto poco.

Una opposizione, invece, vigile e rigorosa: è fondamentale come forma di controllo sugli atti e per innalzare inoltre il livello del dibattito politico, fuori e dentro al Municipio.

Nicola Campoli

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