
CARIATI Revisionismo storico politico tutto in salsa cariatese: a parere delle opposizioni consiliari, la situazione locale è talmente grave che nemmeno i turchi hanno osato tanto. Il riferimento è al corsaro Kaireddin Barbarossa che nel 1544 distrusse quasi completamente la città e ne fece prigioniera gran parte della popolazione, compreso il vescovo dellepoca. Dopo quasi 5 secoli, i consiglieri comunali di minoranza (Filomena Greco, Tommaso Critelli, Francesco Cosentino e Mario Sero) indicano, in un manifesto affisso ovunque, i nomi dei distruttori di Cariati: Filippo Giovanni Sero, sindaco; Leonardo Montesanto, vice sindaco; Leonardo Celesete, assessore; Cataldo Rizzo, assessore; Giuseppe Donnici, assessore; Cataldo Minò, presidente del consiglio comunale, e Leonardo Trento (consigliere di maggioranza ed assessore provinciale, ndc). I soprannominati, che gli oppositori tacciano come irresponsabili, dopo sette anni di pessima amministrazione, nella seduta consiliare del 23 marzo, per salvare il loro stipendio e le loro poltrone, hanno approvato il pre-dissesto comunale, certificando il fallimento del nostro comune e saccheggiando le tasche, già vuote, dei cariatesi. La citata manovra economica e finanziaria avrebbe, sempre a parere dei consiglieri firmatari del manifesto, conseguenze nefaste: Aumento di tutti i tributi al massimo (+300%); creditori che, imbrogliati per anni, continueranno ad attendere le loro legittime spettanze; limpossibilità di realizzare opere pubbliche e di erogare i servizi essenziali. E tutto questo accade, chiosano i consiglieri, mentre siamo invasi dalla spazzatura. Dunque, la misura è colma e se vi é rimasto un briciolo di dignità (riferito ai distruttori, ndc), pagate di tasca vostra i danni che avete prodotto.
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