
Nel pomeriggio di ieri 10 aprile 2014 i Carabinieri della Compagnia di Rossano hanno predisposto ed attuato una serie di controlli nel centro abitato di Mirto Crosia, finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in genere ed in particolare finalizzati a contrastare il diffuso fenomeno dello spaccio delle sostanze stupefacenti, con limpiego di pattuglie delle stazioni dipendenti, del personale del Nucleo Operativo in abiti civili e di due unità cinofile antidroga di Vibo Valentia. In tale servizio i Carabinieri hanno eseguito vari posti di controllo alla circolazione stradale, perquisizioni personali, veicolari nonché domiciliari nei confronti di soggetti di interesse operativo; nel corso di tali operazioni veniva eseguita anche una perquisizione locale per la ricerca di droga allinterno di un esercizio pubblico della frazione Mirto. Infatti già nei giorni precedenti il bar aveva attirato lattenzione dei militari dellArma per linsolito via vai di numerosi giovani del luogo. La perquisizione si concludeva con esito positivo dato che, nel retro del locale, i militari, anche grazie allaiuto di un cane antidroga rinvenivano sostanza stupefacente del tipo cocaina già suddivisa in dosi pronte per lo spaccio, quasi 20 grammi eroina, sostanza da taglio nonché marijuana oltre a tutto loccorrente che veniva utilizzato per il taglio, per il confezionamento e per la pesatura della stessa. Tutta la sostanza veniva sequestrata e sarà inviata allA.R.P.A.Cal. di Cosenza ove sarà sottoposta alle analisi di laboratorio per accertarne il principio attivo. Comunque già i primi accertamenti, eseguiti dal personale operante specializzato hanno comunque confermato la tipologia dello stupefacente. Allesito delloperazione i Carabinieri hanno tratto in arresto, la donna crotonese che gestiva il locale pubblico L.A. 24/enne e il suo convivente cirotano C.N. 37/enne, entrambi pregiudicati, ritenuti responsabili del reato di concorso nella detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo eroina, cocaina e marijuana. I due arrestati al termine delle operazioni e dopo le formalità di rito, come da disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Castrovillari sono stati tradotti presso il complesso penitenziario di Castrovillari. Indagini sono ancora in corso da parte dellArma per individuare eventuali altri correi degli arrestati e i canali di rifornimento dello stupefacente.
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