CARIATI. I CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE: A  A  A  CERCASI RUOTA DI SCORTA

COMUNICATO STAMPA 22.03.22


Mentre nel Paese e nel mondo si ragiona di rilancio e di futuro …  a Cariati va in scena il Medioevo!

Alle dimissioni del consigliere Ciccopiedi, lasciate cadere nel più totale silenzio dall’interessata a da una maggioranza silente e sempre più intenta ad arraffare quel poco che è rimasto nel palazzo,  segue, come un fulmine a ciel sereno, la rinuncia a subentrare in consiglio comunale da parte di Franca Brunetti, che in una lettera protocollata in data odierna addebita il diniego solo ed esclusivamente al fallimento totale dell’Alternativa e all’incapacità assoluta di un sindaco che nulla ha fatto in 7 anni per la nostra comunità.

E da quanto si apprende, nonostante i tentativi, le laute promesse da parte del cerchio magico ad accettare il posto in consiglio agli ex “dimenticati” candidati alternativi rimasti, la Brunetti non sarebbe la sola a rinunciare allo scranno in consiglio comunale. Nessuno, infatti, sembrerebbe disposto, a mandato quasi esaurito, a rendersi corresponsabile di un fallimento politico e amministrativo senza eguali nella storia di Cariati.

Il sindaco e i suoi sordi, muti e ciechi consiglieri reggisacco, dovrebbero solo prendere atto della realtà delle cose e dello stato comatoso in cui hanno ridotto Cariati ed invece di continuare a disamministrare dovrebbero rassegnare le dimissioni e liberare finalmente un paese che hanno privato di qualsivoglia credibilità.

Da sempre diventare Consigliere comunale, anche subentrando dopo in consiglio, era motivo di prestigio. Oggi a Cariati, pur di non essere accomunati a tale scellerato modo di gestire la cosa pubblica, si rinuncia a diventare rappresentanti democratici dei cittadini. È le responsabilità di questo fallimento totale sono da ricercare, solo ed esclusivamente, nel disastro politico, amministrativo, economico e sociale attuato alla perfezione da chi, invece aveva promesso, mentendo spudoratamente, di essere “salvatore della patria”.

A quanti non accettano più questo stato di cose non resta che lanciare un invito preciso e a gran voce ai signori Dis-Amministratori:

finitela una volta per tutte con questo imbarazzante circo e andate a casa! Con i vostri molteplici interessi personali da difendere, che vi continuano a tenere incollati alle poltrone avete abbondantemente superato ogni limite.

I CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE

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