CARIATI. I CITTADINI VOGLIONO I MERCATI COME PRIMA …

Oggi, 14 ottobre 2022, giorno della Fiera di ottobre, con un tempo inclemente è molto triste vedere gli infreddoliti commercianti, alcuni arrivati già in tarda serata, combattere contro le intemperie sul Lungomare ed alla fine riprendere amareggiati la strada del ritorno, quando avrebbero potuto tranquillamente essere allocati nelle strade interne di Via Bari, Matteotti ed a seguire, dove tradizionalmente si è sempre svolto anche il mercato mensile.

Non si capisce – ad emergenza covid finita perché ormai si viaggia senza mascherina anche in bus – l’ostinazione su questo cambiamento, contestato dai commercianti e dai cariatesi per l’evidente inadeguatezza del luogo sia d’inverno che d’estate.

Perché continuare a negare un diritto che fa bene a tutti? E’ stato eliminato definitivamente, e per motivi incomprensibili, anche il mercatino del lunedì, che era tanto gradito ed atteso dagli abitanti del centro storico, e non solo: era molto apprezzato dai tanti turisti che si chiedono il perché sia stato soppresso. Pare che a Cariati si ragioni per sottrazione e non in potenziamento dei servizi e, soprattutto, non vengano ascoltate le esigenze dei cittadini. Ci sono persone anziane che non hanno possibilità di andare ai negozi ( ma quali ormai a cariati?…) , che non possono andare al cimitero perché anche quel modesto minibus esistente è stato cancellato dalla sera alla mattina!

Cari Amministratori, non dovreste essere al servizio dei cittadini? Sembra che vi piaccia il contrario. Fare torto alla stessa gente che vi ha pure votato più volte. Inutilmente! Cambiate rotta se volete dare un senso al vostro ruolo, finora abbastanza “incompreso”.

La sindaca ed i suoi collaboratori si rendono conto dell’estrema carenza di servizi essenziali e dei tempi di ristrettezza economica che stiamo vivendo? Non tutti si possono permettere agiatezze e lussi. E questi bistrattati ambulanti che hanno dovuto sostenere spese di gasolio, subire il freddo con sacrificio ( e non è la prima volta ) senza nessun introito per le proprie famiglie, non meritano comprensione ed impegno per trovare soluzioni da chi ha il dovere di amministrare la cosa pubblica? Dov’è finita la politica “alternativa” che prometteva di accogliere le istanze delle persone fragili per le quali il più elementare bisogno è diventato, in questo paese, un sogno irraggiungibile?

Un suggerimento di buon senso: un po’ di rispetto in più per le persone anche perché, in fondo, ritornare alla allocazione pre-covid è operazione semplice e a costo zero!

Gemma Russo

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