CARIATI. ANTONIO TRENTO: Come leggere questo silenzio?

Caro Direttore, ho letto con grande interesse la lettera che il giovane ingegnere  Davide Santoro ha pubblicato su CariatiNet e ne condivido i contenuti mentre lo ringrazio davvero per aver avuto il “coraggio” di esporre il proprio pensiero, le amare considerazioni sulla “ politica dell’odio” e la domanda finale rivolta a tutti noi : “Avete ancora voglia di lottare per il bene comune?”

Mi sono detto: finalmente una giovane promessa di questo paese lancia un dibattito su una questione davvero vitale per il nostro futuro. Sicuramente in tanti diranno il loro punto di vista, a cominciare dagli Amministratori e i politici ( che cita per primi perché certamente più interessati al tema del bene comune ?!) e i tanti cittadini che seguono le vicende locali.

E invece, nonostante le molte visualizzazioni , solo pochi like e  il propositivo commento dell’amico Campoli, che leggo sempre con piacere e a cui darei la cittadinanza onoraria per l’affetto vero che dimostra, in molti modi, verso il nostro sfortunato paese.

Come leggere questo silenzio? Paura di muovere le acque e attirare ulteriori critiche? Paura di un ipotetico “nuovo” che potrebbe disturbare i giochi che si cominciano a delineare per le amministrative del 2023? Oppure – e sarebbe la peggiore iattura – il totale disinteresse verso i giovani che si ritengono “impossibilitati” al successo laddove altri hanno fallito per decenni?

Quali che siano le ragioni di questo assordante silenzio è molto triste che una intera comunità ( sociale, politica, culturale, artistica, sportiva, religiosa ) stia a guardare, non si accorga o finga di non sentire il “grido” dei giovani e di tanti che – nonostante le amare e ripetute delusioni – si aspettano ( a ragione! ) che  le ingenti risorse economiche del PNRR possano dare una svolta anche al futuro della nostra cittadina e rendano possibile una vita degna ai suoi abitanti, senza costringerli ad un’emigrazione di necessità, mentre altri decantano le bellezze della nostra terra!

Tuttavia, nonostante l’inimmaginabile gravità e complessità del tempo che siamo chiamati a vivere, gli italiani hanno dimostrato con i fatti di avere numeri e capacità di ripresa persino migliori della Germania ed il nostro PIL è ancora il migliore in Europa, tra una pandemia ed una guerra  ancora in corso!

Molti calabresi e cariatesi in Italia e nel mondo sono motore di brillanti attività in ogni campo, perché noi dovremmo essere da meno ed autocondannarci ad una mediocrità inconcludente anche nella semplice gestione dei servizi primari?

Occorrono forze nuove, visioni diverse, sguardi di cura sul pianeta e sulle persone, ma affinché i giovani diano il loro prezioso ed insostituibile contributo occorrerà allenare l’orecchio ( ed il cuore ) ad un ascolto senza paraocchi e dogane ideologiche di nessun tipo, dialogare alla pari, anzi un passo indietro, perché il futuro è casa loro. Noi saremo ospiti graditi se avremo dato il nostro contributo disinteressato e liberante. Essenza del bene comune. Gli indifferenti hanno diritto di parola, ma non a lamentarsi per tutto e tutti!

Antonio Trento

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