CARIATI. 8 MARZO GIORNATA della DONNA

Donna Tessitrice di PACE-“Una preghiera Comune per la Pace”

Il CIF Centro Italiano Femminile insieme a tutte e quattro le Parrocchie di Cariati ha voluto celebrare la Festa della Donna attraverso una Preghiera comune per la Pace

nella Chiesa di Cristo Re con il Parroco don George Viju,e consulente Spirituale del CIFcondotta da don Gino Esposito parroco della Cattedrale di San Michele Arcangelo, con da don Rocco Scorpiniti reggente della parrocchia san Cataldo e don Angelo Bernardi parroco della Madonna delle Grazie

Attraverso le voci dei numerosi lettori ,intervallata dai canti del coro guidato da Suor Giovanna,del centro Missionario di s.Gemma, si è innalzata la supplica perché tutto questo orrore cessi.

Coreografica e significativa è stata la presenza di numerosissimi bambini con le loro colorate bandierine della Pace,come toccante è stata la testimonianza di una cittadina ucraina,che ha raccontato attraverso gli occhi dei suoi familiari la tragedia di un popolo,davanti a tanti cittadini dell’est residenti  a cariati da anni.

Forte e’ stata la presenza di tante associazioni Unitalsi,Misericordia,Itacor Associazione, Protezione Civile , Ass,.Emigrates Diocesana, Agora’  Era,con i loro rappresentanti ,cosi come numerosa la presenza di personale scolastico delle scuole frequentate dai ragazzi presenti e della Dirigente IIS dssa Sara Aiello e dssa Viteriti Maria referente dell’I,C,

Al termine delle preghiere la Resp.del CIF dssa Sciarrotta Carmela ha riassunto l’importanza della manifestazione,e rigraziato i Sacerdoti, le Associazioni,le Forze dell’Ordine presenti, M.lo Mastangelo Giovanna e M.lo Disanto Luca e il Comune di Cariati rappresentato dall’Assessore ai Serv.Sociali dssa Sara Bianco,

“ permettetemi oggi che ricorre la giornata della Donna,di abbracciare tutte le Donne qui presenti ma soprattutto le Donne che ora,in questo momento soffrono certo in ogni angolo della Terra,ma in particolare le mamme,le mogli,le madri le sorelle e le figlie che vivono il dramma della guerra in Ucraina.

Le donne che devono lasciare con le madri anziane e i figli i mariti a combattere per la liberta’,donne che abbracciano i loro figli mandati a combattere,donne che tremano per la sorte dei loro uomini,donne che vivono nel terrore di non vederli piu’.

E’ non c’e’ colore di bandiera a dividerle,non c’e’ nazionalità ad allontanarle dal loro comune dolore e dalla loro paura.

Dinanzi alla violenza alle atrocità alla barbarie che la guerra rappresenta l’immagine di mamme ucraine che in mezzo alle macerie rifocillano un soldato invasore,poco piu’che un ragazzo e gli fanno tra le sue lacrime di paura e di smarrimento,chiamare con il loro telefono la mamma in Russia,per dirle che è vivo,che sta bene,

Eco questa immagine racconta in maniera completa e esemplare l’amore delle donne,e il loro ruolo di tessitrici di pace,

A loro a queste donne vorrei dedicare questa giornata,alle donne che accolgono  come un figlio il nemico ,e alla donna disperata che lo ascolta da lontano.

Donne  che tra le macerie non dimenticano mai di piantare il seme della vita e della speranza con l’amore che solo una donna puo’dare. “

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