CARCERE ROSSANO, SITUAZIONE INSOSTENIBILE. CAPUTO:DISAGI,RISCHIO E TENSIONE. ‘NDRANGHETA, SOSTEGNO A FORZE DELL’ORDINE

CARCERE ROSSANO, SITUAZIONE INSOSTENIBILE CAPUTO:DISAGI,RISCHIO E TENSIONE ‘NDRANGHETA, SOSTEGNO A FORZE DELL’ORDINE DICHIARAZIONE On. GIUSEPPE CAPUTO ROSSANO (CS), Giovedì 14 Luglio 2011 – Nell’esprimere tutta la mia personale solidarietà e vicinanza al corpo della Polizia Penitenziaria presso l’istituto carcerario di Rossano, per l’ennesima aggressione subita, nella giornata di ieri, all’interno della struttura e nell’espletamento delle loro funzioni, sottolineo la gravità generale della situazione, di rischio reale, di tensione, di pericolo e di enorme disagio, venutasi ormai a determinare, per questi lavoratori. Con la violenza subita ieri nell’Istituto Penitenziario di Rossano, che come è noto rappresenta ed espone le principali criticità nella già complessa geografia delle strutture carcerarie calabresi (al terzo posto in Italia per sovraffollamento, oltre il 70%), purtroppo sale complessivamente a sette, in questo primo semestre 2011 da poco superato, il numero totale degli atti di aggressione ai danni di poliziotti penitenziari, verificatisi nelle case circondariali della Calabria. E’ una situazione divenuta oggettivamente insostenibile a livello regionale: sia in termini di documentato sovraffollamento, con conseguente aumento di tentati suicidi, atti di autolesionismo, proteste soggettive e collettive e, quindi, atti di aggressione ad agenti; sia in termini di pesante carenza di organico della polizia penitenziaria; circostanza, quest’ultima, che nell’Istituto rossanese ha raggiunto ogni limite di sopportazione. Rispetto a questa fotografia degradante, che va letta indubbiamente nel quadro di una più forte crisi nazionale dell’intero sistema carcerario, ma che in Calabria assume tinte ancora più fosche, seppur nell’ambito del nostro ruolo, terremo altissimo il livello di attenzione e di impegno verso autorità e organi direttamente competenti. La questione del sotto-dimensionamento delle carceri e del personale, in Calabria ed a Rossano, assume ovviamente caratteri di emergenza più sentita, perché da leggere necessariamente insieme alla permanente azione di contrasto che tutte le forze dell’ordine, nessuna esclusa, portano avanti, giorno e notte, contro la piccola e la grande criminalità, organizzata o meno, anche in questo territorio. Ai magistrati ed alle forze dell’ordine impegnate, da ieri, in due diverse ed importanti operazioni anti ‘ndrangheta ed anti droga, una di proporzioni internazionali nel reggino e l’altra di ambito territoriale nel basso ionio cosentino, così come a tutti gli agenti delle polizie municipali delle nostre città, in prima fila contro le diverse forme di illegalità diffusa, mischiate con immigrazione clandestina e commercio abusivo, giunga il mio personale plauso. A tutti loro deve andare il nostro incoraggiamento a proseguire, senza soste, nella prevenzione continua e nella repressione dura, nella consapevolezza che è perfettamente inutile iniziare a parlare, in Calabria, di turismo e sviluppo sostenibili, se prima e contestualmente non ci si assume, ad ogni livello, la responsabilità di difendere la concorrenza economica, il rispetto delle leggi, la sicurezza e la serenità dei cittadini e dei turisti.

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