Il 2 aprile deve essere l’inizio di un cammino di civiltà per un’autentica tutela quotidiana dei diritti delle persone affette da autismo e dei loro familiari. Questo è l’invito che lancio, in occasione della giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, istituita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nell’anno 2007.
La finalità di questa giornata è quella di far prendere consapevolezza alla società, ma in particolare alle istituzioni, di questo particolare genere di disabilità, per sostenere la ricerca e il miglioramento dei servizi e della qualità della vita delle persone autistiche e delle loro famiglie, contrastando qualsivoglia forma di discriminazione ed emarginazione. Proprio perchè, come diceva qualche giorno fa sulla stampa la mamma di Angelo da Catanzaro, il due aprile non deve servire a lavare le coscienze delle persone per un solo giorno, con l’attivazione di manifestazioni, convegni e dibattiti vari sull’autismo, per poi ripiombare nell’indifferenza già dal giorno successivo, ignorando le problematiche che quotidianamente affliggono le persone autistiche e i loro familiari, è necessario prendere consapevolezza in maniera costante di quelli che sono i loro bisogni, estrinsecati in maniera ottimale nell’apposta “Carta dei Diritti”. Basterebbe un sano buonsenso per attuarli.
E allora, la proposta che mi sento di fare per il due aprile, è quella di non perdere mai di vista “questa Carta dei Diritti”, cercando di metterla in pratica nel concreto della nostra quotidianità, rispettando e attenzionando sempre le persone autistiche, affinchè non diventino “invisibili” per tutti gli altri giorni dell’anno.
Maria Josè Caligiuri
Responsabile Regionale del Dipartimento Diritti Umani e Libertà Civili di Forza Italia in Calabria.
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